«Possiamo dire che la nave ha mollato gli ormeggi. È presto però affermare che stia navigando a pieno regime di giri. Per intanto facciamo uscire i porti dalla palude». Questo è l’accorato commento, inerente al sistema portuale di Alessandro Santi, presidente di Federagenti. Da parte Enrico Giovannini, del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, c’è anche il completamento delle procedure per la nomina, di cinque Presidenti di Autorità di Sistema Portuale, ma ancor di più per la Direttiva che, si legge nella nota:
«Finalmente dopo anni di attesa – afferma Santi – dovrebbe consentire lo sblocco delle attività dei dragaggi nei principali porti italiani, facendole diventare attività ordinarie di mantenimento dei pescaggi, nonché di accelerare le procedure per gli investimenti in nuove opere, creare il tanto atteso sportello unico per la semplificazione amministrativa e l’accelerazione dei procedimenti, oltre ad attuare misure per rendere efficiente il sitema energetico dei porti e l’impiego di energie rinnovabili.
Grande soddisfazione, certo. – Puntualizza il Presidente di Federagenti. – Ma adesso è il momento di non abbassare la guardia. Soddisfazione per lo sblocco di misure attese invano da anni, ma grande della attenta vigilanza sui tempi, in particolare sulla predisposizione del piano nazionale dei dragaggi. Ed è importante – conclude Santi – che il Ministro, certo conscio della palude burocratica in cui si sono impantanati i porti, abbia previsto un meccanismo di verifica trimestrale, quasi un tagliando, degli obiettivi e delle procedure avviate». ABov