“Fidati si farà giustizia perché mi hanno tolto mio fratello“. Lo ha dichiarato in un commento su Facebook Santiago Stalin Tomala Garcia, fratello del 20enne ecuadoriano che, secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, ieri in un appartamento di via Borzoli ha accoltellato quasi a morte un 55enne sovrintendente di polizia e ferito un agente che poi ha estratto la pistola per difendersi e salvare la vita al collega.
In tal senso, oggi il pm Walter Cotugno ha iscritto nel registro degli indagati l’agente che è stato costretto a sparare “per omicidio colposo per eccesso colposo nell’uso delle armi”.
“Si che si farà giustizia” ha aggiunto Nataly Giorgia Tomala Chavez, giovane moglie dell’ecuadoriano rimasto ucciso.
I congiunti hanno aderito alla fiaccolata in ricordo di Jefferson Tomala che è stata annunciata per domani alle 21 all’inizio di Sestri Ponente: “…nessuno ha il diritto di strappare la vita a nessuno, tanto meno a un ragazzo di 20 anni…”.
Tuttavia, alcuni amici del 20enne violento, oltre a confermare la loro partecipazione alla manifestazione, hanno anche insultato e offeso i poliziotti su Facebook.
“Bastardi” ha scritto Marco D.
“Infame lurido giustizia per Jeff” ha scritto Aldo S.
“Giustizia verrà fatta. Poliziotto infame corrotto, Jef vive” ha scritto Davide D. F. M. che con Aldo S. ha condiviso un offensivo “meme” pubblicato su Fb: “Sbirri infame figlio di puttana hai tolto una vita Jefferson Tomala vive”.
Purtroppo, almeno finora, risulta che nessun appartenente alla comunità genovese-latinoamericana abbia condannato sui social gli insulti degli amici del 20enne ecuadoriano ucciso, né il “meme” con le offese ai poliziotti pubblicati su Fb.