Dopo la rivolta dell’altra notte nel carcere di Sanremo Valle Armea (sedata dopo 4 ore di devastazione) ieri si è registrata una “violenta rissa che identifica negativamente la gestione delle carceri liguri” tra diversi detenuti albanesi e nordafricani in occasione dello spettacolo organizzato al Teatro dell’Arca, che si trova all’interno del carcere di Marassi a Genova.
L’istituto penitenziario genovese è uno dei più sovraffollati in Italia e la maggioranza dei detenuti risultano stranieri.
Nella maxi rissa, scoppiata per motivi ancora da accertare, alla fine un detenuto è rimasto ferito ed è stato ricoverato in ospedale. Per fortuna “nonostante l’esiguo contingente di agenti di polizia penitenziaria si è riusciti a gestire il pericoloso evento senza ulteriori conseguenze”.
Lo ha denunciato il sindacato di polizia penitenziaria Sappe, che ha quindi evidenziato “il pericolo costante presente nelle carceri della Liguria al quale è sottoposto il personale di polizia penitenziaria per garantire sicurezza”.
“Ma come si fa – ha dichiarato il segretario del Sappe Liguria Michele Lorenzo – a organizzare uno spettacolo teatrale, di domenica, al quale partecipano 140 detenuti sotto la sorveglianza di soli 6 agenti. Possibile che la Direzione prima di organizzare tali attività per i detenuti, non valuti attentamente i rischi connessi considerando che alla rappresentazione era presente anche pubblico esterno?
Impossibile sottoporre il personale a un rischio così elevato solo per poche decine di euro di straordinario e senza alcun accorgimento per la sicurezza ed incolumità generale.
Troppe incongruenze e forse superficialità nella gestione di queste attività che coinvolgono una nutrita presenza di detenuti.
E’ indispensabile che le attività ricreative dei detenuti possano essere autorizzate solo se ricorrono criteri di sicurezza ed il comandate dell’istituto deve saper valutarne i rischi. Non tollereremo più che il personale operi in condizioni di pericolo per la sua incolumità”.
La prontezza di riflessi e l’addestramento degli agenti ha evitato il peggio. Ma un dubbio il Sappe lo solleva sul progetto del Teatro dell’Arca costruito all’interno del carcere “ovvero se questo sia conforme alle norme sulla sicurezza dei luoghi pubblici e se mai è stato predisposto un piano di sicurezza in caso di incidenti“.
“Comunque – ha aggiunto il segretario del Sappe – è solo fortuna che non sia capitato qualcosa di veramente grave, considerato che tra i detenuti presenti ci poteva essere qualche soggetto pericoloso e la confusione venutasi a creare poteva essere una buona occasione per un tentativo di fuga”.
Il sindacato ha deciso di manifestare venerdì 9 novembre con un sit-in di protesta davanti al carcere di Marassi “per richiamare l’attenzione pubblica sulle condizioni in cui versano i carceri di tutta la Liguria e non solo”.