La prima variante è BA.1, poi BA.2 e BA.1.1.529+BA
Sarebbero tre le varianti di Omicron (B.1.1.529+BA) del virus SarsCoV2 attualmente in circolazione in Italia. Non si rileva più la presenza della Delta né di varianti diverse dalla Omicron.
Quest’ultima rappresenta ormai il 100% del virus circolante, ma la sua prima versione, la BA.1 si sta contraendo per l’incalzare della BA.1.1, presente per il 36%, e della BA.2, pari al 5%.
Una terza sottovariante, BA.3, è al momento molto poco presente.
E’ quanto indicano le analisi del Ceinge Biotecnologie avanzate di Napoli, basate sui dati della banca internazionale Gisaid.
(Il GISAID è un’iniziativa scientifica globale fondata nel 2008 che fornisce l’accesso ai dati genomici dei virus dell’influenza e del coronavirus responsabili della pandemia di COVID-19)
I dati della Gisaid sono stati elaborati dal gruppo di Bioinformatica del centro, coordinato da Giovanni Paolella.
“La sottovariante Omicron BA.1 – spiega Boccia – è quella prevalente, se si considerano tutti i casi di infezione degli ultimi 60 giorni, ma si sta gradualmente assottigliando, mentre BA.2 e BA.1.1 si stanno progressivamente espandendo”. In merito alle mutazioni delle sotto-varianti, emerge che è possibile parlare di somiglianze di famiglia solo fino a un certo punto.
“La sottovariante BA.1.1 è molto simile alle BA.1, da cui deriva. BA.2, al contrario, presenta mutazioni che la differenziano da BA.1”, osserva Boccia.