Per le discoteche ed i locali notturni il 2022 inizierà come è passato e si è concluso il 2021, ovvero nella totale incertezza e con la prospettiva di vedere un settore che occupa oltre 200 mila professionisti completamente distrutto.
Sulla base di questa disastrosa prospettiva Augusto Sartori, responsabile per la Liguria di FdI del settore locali notturni oltre che della ristorazione, trae fosche considerazioni sul futuro di questo comparto: “partiamo da un dato di fatto – commenta Sartori – la gente non rinuncerà a festeggiare il nuovo anno e la chiusura delle discoteche e dei locali da ballo non farà altro che spostare chi vuole divertirsi in feste private dove non ci sarà possibilità di tracciamento e dove le misure di precauzione saranno abbassate alle soglie minime se non nulle ed è un ragionamento che non è troppo peregrino visto che sono in molti professionisti del settore che paventano questa situazione.”
Ma il danno è di natura economica e visto che le feste natalizie pesano sul comparto circa per un 15% del fatturato annuale è facile che in molti saranno costretti a chiudere lasciando a casa migliaia di dipendenti.
“Esprimo la massima solidarietà – dichiara Augusto Sartori – chi nel settore dei locali da ballo, discoteche e del divertimento notturno si vedono tolta la possibilità di lavorare, ma senza la prospettiva di un reale e funzionale ristoro. A loro è riservato il ruolo di capro espiatorio, ma sono solo vittime di un terrorismo psicologico che colpisce loro insieme a tante altre categorie dell’accoglienza e del divertimento.”
“Non lo dico io – conclude Sartori – ma le migliaia di disdette per prenotazioni in ristoranti, alberghi, viaggi, teatri che si vedono ancora in queste ultime ore. Questo è il Natale del super green pass che di rinforzato vedo solo la crisi economica ed occupazionale di molte attività”.