Se Reggio Emilia rappresentava un test la Sampdoria lo ha superato a pieni voti. L’autostima e la consapevolezza che auspicava Giampaolo alla vigilia restano a livelli altissimi per i blucerchiati, capaci di dettare legge in lungo e in largo in casa di un cliente storicamente difficile come il Sassuolo. Al “Mapei Stadium” è spettacolo puro: gioco champagne, cinque reti e tre punti fondamentali per la rincorsa ad un posto che conta.
Ex. Il Doria parte in avanti e con Praet (4′) e Gabbiadini (6′) preoccupa Consigli. I neroverdi rispondono con Di Francesco, bloccato in due tempi da Audero (7′). Ma noi restiamo in controllo e al quarto d’ora passiamo. Defrel, schierato trequartista per le assenze di Ramírez e Saponara, recupera palla a centrocampo e la appoggia a Gabbiadini. Testa alta e mancino in area per Quagliarella, la cui sponda aerea è manna per il mancino dello stesso Defrel, freddo al punto giusto nel segnare il più classico dei gol dell’ex. Ex che potrebbe punire il Sassuolo anche un minuto più tardi ma Consigli, in uscita disperata, gli nega l’immediato raddoppio.
Tris. La reazione emiliana è tutta in un destro fuori misura di Lirola al 35′. Giusto qualche istante prima dell’ennesima perla firmata Quagliarella, la numero 21 di un campionato da urlo. Il capitano raccoglie al limite e con un destro a giro fulmina Consigli per lo 0-2. Un risultato che dura pochissimo perché Boga non fatica a buttare in rete un cross rasoterra di Lirola. L’1-2 dura ancora meno. Stiamo bene e viaggiamo che è un piacere: al 39′ Linetty arriva a rimorchio e insacca chirurgicamente su assist di Defrel. Il VAR controlla, ci fa attendere ma alla fine convalida il tris. Che potrebbe diventare poker allo scadere, nell’ennesima scorribanda offensiva dei nostri terminata con un altro tentativo di Linetty tra i guanti di Consigli.
Show. La seconda frazione si apre così come si era chiusa la prima. E con le braccia ancora al cielo. Stavolta è Praet, dopo 35 secondi dal fischio d’inizio, a finire nel tabellino, colpendo al volo e in bello stile un traversone al bacio di Murru. Sembra una sfida in discesa ma un lampo di Duncan al 18′ – deviato da Andersen – la riaccende all’improvviso. Al 21′ Ferrari impegna Audero sugli sviluppi di un corner. Così Giampaolo corre ai ripari, inserendo Jankto per Defrel e avanzando Praet dietro Gabbiadini e Quagliarella. Lo show continua. Al 26′ il capitano sfiora la cinquina, Consigli vola a negargliela; al 27′ il 23 la incasella sul palo più lontano. 2-5, distanze ristabilite.
Strada. Sau rileva Quagliarella al 39′ – tra gli applausi generali -, Vieira prende il posto di Ekdal al 42′. Ultimi scampoli di un autentico trionfo, reso meno rotondo dal 3-5 in pieno recupero di Babacar. Ora la sosta, poi il Milan, ben saldi su questa strada.
Sassuolo 3
Sampdoria 5
Reti: p.t. 15′ Defrel, 36′ Quagliarella, 38′ Boga, 39′ Linetty; s.t. 1′ Praet, 18′ Duncan, 27′ Gabbiadini, 48′ Babacar.
Sassuolo (3-4-3): Consigli; Demiral, Peluso, G. Ferrari,; Lirola, Duncan, Sensi, Di Francesco (1′ s.t. Babacar); Berardi, Djuricic (1′ s.t. Locatelli), Boga.
A disposizione: Satalino, Pegolo, Marlon, Magnanelli, Lemos, Scamacca, Sernicola, Raspadori, Magnani, Adjapong.
Allenatore: De Zerbi.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Andersen, Colley, Murru; Praet, Ekdal (42′ s.t. Vieira), Linetty; Defrel (22′ s.t. Jankto); Gabbiadini, Quagliarella (39′ s.t. Sau).
A disposizione: Rafael, Belec, Sala, Tavares, Ferrari, Tonelli.
Allenatore: Giampaolo.
Arbitro: Dionisi dell’Aquila.
Assistenti: Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Pagnotta di Nocera Inferiore.
Quarto ufficiale: Maresca di Napoli.
VAR: Pasqua di Tivoli.
Assistente VAR: Peretti di Verona.
Note: ammoniti al 49′ p.t. Duncan e al 3′ s.t. Gabbiadini per gioco scorretto; recupero 4′ p.t. e 3′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.