Ora sul treno la Samp è davvero ospite sgradito. Per l’Europa questo 1-0 è quasi un addio. Lo sa bene Marco Giampaolo, che nel post-gara di Reggio Emilia dice: «Per la matematica non siamo ancora fuori, ma questa era una gara da vincere. In questo periodo motivazioni e risorse mentali fanno la differenza, siamo arrivati un po’ scarichi. Abbiamo fatto uno sterile possesso-palla, senza incisività. Abbiamo cullato un sogno, ma… oggi avremmo dovuto vincere».
Classifica. Zapata fuori, Caprari e Quagliarella con i cerotti. «Abbiamo avuto una grande carenza offensiva – spiega il tecnico -. L’unico ok era Kownacki e lo sappiamo che i gol li fanno gli attaccanti. Questa sconfitta si aggiunge ad una striscia di partite sbagliate con le cosiddette piccole. Dobbiamo rifletterci su. Perché abbiamo vinto andata e ritorno con Atalanta e Fiorentina, per dirne due. Questa classifica è però forse quella che ci meritiamo per quello che abbiamo fatto».
Chiamate. Sono comunque 8 i punti in più dell’anno passato, non pochi. «Ai ragazzi dico che mi hanno dato tante soddisfazioni – conclude Giampaolo -. Qualche volta potevamo fare meglio, ma a volte siamo andati anche oltre. Se qualche presidente da Napoli mi ha chiamato? Mi ha chiamato un presidente e mi hanno chiamato da Napoli. Il presidente è Ferrero, mentre da Napoli mi hanno fatto sapere che devo ritirare un premio il 28 maggio».