Ad effettuarlo la guardia costiera dopo un’ispezione Psc
La Guardia Costiera di Savona ha disposto il fermo amministrativo di una nave da carico portarinfuse, di circa 35 mila tonnellate di stazza, battente bandiera Singapore.
I fatti sono avvenuti dopo un’approfondita ispezione condotta da un team di ispettori della Capitaneria di Porto, nell’ambito del Memorandum di Parigi del 1982 sul controllo dello Stato di approdo.
Questo memorandum prevede controlli tecnico-operativi a bordo delle navi che transitano nei porti europei, tra cui quello di Savona.
La nave, gestita da una società con sede in India, aveva già manifestato alcune problematiche durante ispezioni precedenti, risultando tra le unità ad alto rischio di ispezione nel sistema informativo europeo Thetis.
Dopo la verifica, sono state riscontrate 13 irregolarità, alcune delle quali gravi, riguardanti le condizioni igienico-sanitarie della cucina e delle aree di conservazione dei cibi, il sistema di gestione della sicurezza di bordo e la preparazione dell’equipaggio alle emergenze.
Queste violazioni hanno portato al fermo amministrativo della nave.
Prima di poter ripartire dal porto, la nave dovrà effettuare le necessarie riparazioni e risolvere tutte le criticità riscontrate, oltre a essere sottoposta a una verifica accurata da parte delle autorità della propria bandiera e del registro di classificazione.
Il Comandante del Porto e Capo del Compartimento Marittimo di Savona ha sottolineato l’importanza di garantire condizioni di vita e sicurezza migliori per l’equipaggio, conformemente alle normative internazionali sul benessere del personale di bordo e sulla sicurezza della nave.
“Grazie alla ormai consolidata esperienza del nostro personale ispettivo, unitamente agli efficaci strumenti unionali in materia di ispezioni sulle navi che scalano i nostri porti – sottolinea il Comandante del porto e Capo del Compartimento marittimo di Savona – abbiamo sottoposto a fermo una nave obbligandola a rettificare tutte le irregolarità prima della partenza, e a garantire nel contempo al suo equipaggio, composto da professionisti che svolgono il difficile e complicato lavoro del marittimo, migliori condizioni di vita e di sicurezza sul lavoro, conformemente a quanto prevedono le regole dettate dalle Convenzioni internazionali in ordine al benessere del personale di bordo ed alla sicurezza della nave stessa.”