SAVONA. 12 LUG. Una delegazione savonese di appassionati d’ arte, fotografi e giornalisti ha visitato la spettacolare Valle dei Santi Bretoni a Carnoet. L’ occasione è stata data dal Gemellaggio che si è svolto nei giorni scorsi fra le cittadine di San Giorgio Monferrato e San Julien in Bretagna.
Ad organizzare l’ evento, che ha visto gli italiani far visita alla cittadina bretone, in occasione del 18esimo anniversario della nascita del gemellaggio franco-italiano, sono stati i rispettivi Comitati cittadini.
La visita, durata sei giorni, ha alternato momenti di ufficialità a quelli di divertimento: gite, balli e canti. La delegazione savonese vi ha preso parte soprattutto per partecipare alle cerimonie per l’ anniversario del decimo anno di creazione del celebre Parco delle Sculture di Carnoet.
“Tutte le persone che volevano prendere parte a questo viaggio – spiega il sindaco di San Giorgio Monferrato Pietro Dallera- per visitare luoghi interessanti e godere dei suggestivi paesaggi bretoni vi hanno potuto partecipare. Con noi era presente una delegazione savonese di fotografi e giornalisti ed appassionati d’arte che ci ha accompagnato nella visita presso i nostri gemelli di Saint-Julien ed hanno avuto così anche l’ occasione di visitare il famoso Parco delle Sculture di Carnoet ed incontrare alcuni degli artisti che hanno realizzato le monumentali sculture che animano il sito. Sono stati giorni intensi ed indimenticabili”.
Nel cuore della Bretagna questa valle dei santi è uno dei luoghi più suggestivi della regione. Il parco attualmente ospita cento sculture di grandi dimensioni, visibili da lontano: l’ altezza minima è di tre metri.
La collina sulla quale sono collocate le sculture è situata a 237 metri sul livello del mare, in una posizione panoramica che consente uno sguardo a 360 gradi sulla Bretagna centrale.
Fra i tanti artisti e scultori che hanno realizzato una o più di queste cento sculture ospitate nel Parco artistico vi sono Lucien Crenn, Fabrice Lenz, Olivier Leveque, Patrice Le Guen, David Puech, Jacques Dumas, Bruno Panas, Seenu Shanmugan, Norbert Le Gall, Ines Ferreira, Goulven Jaouen, Philippe Leost, Xavier Tanguy, Cyrill Pouliquen, Didier Hardellet, Kevin Kito, Vivien Gamba, Emilie Yven, Bilal Hassan, Kevin Antoine, Bruno Guyader e Christophe Le Baquer.
L’ associazione che ha dato vita a questo progetto artistico, che ha anche lo scopo di tenere viva la tradizione religiosa bretone, riproponendo le leggende meravigliose legate alla vita di questi santi locali (spesso non riconosciuti dalla Chiesa romana) ha l’ obiettivo di realizzare entro il 2028 ben 250 sculture giganti.
“In dieci anni – ci ha spiegato Armando D’Amaro, noto gallerista ed esperto d’arte- a Carnoet sono state realizzate già cento sculture monumentali e l’ utopistico e straordinario obiettivo finale è quello di arrivare alla quota di mille. Il luogo è incantevole, vi si respira un’ aria di atemporalità nella quale le sculture si animano di vita. Un luogo che unisce perfettamente l’ arte alla religiosità. Gli organizzatori sperano che la fama di questo luogo cresca ed un numero sempre maggiore di artisti, più o meno famosi, decida di recarsi sul luogo per realizzare, entro il tempo limite di 30 giorni previsto per ciascuna opera, la propria gigantesca scultura. Per rimanere per sempre legato a questo luogo magico”.
CLAUDIO ALMANZI