Teatro Stabile di Genova pieno di fan elettori e 300mila visualizzazioni, 20mila Mipiace, 12mila condivisioni, 12mila commenti per la diretta su Facebook di Luigi Di Maio, arrivato oggi a Genova per la campagna elettorale in vista del voto di domenica 4 marzo.
Dopo la presentazione dei candidati locali, il leader M5S è salito sul palco e ha subito attaccato il Pd e i De Luca per il caso del presunto traffico illecito di rifiuti nella Terra dei fuochi: “la mia terra”. Al punto da proiettare sullo schermo la foto del governatore campano Vincenzo De Luca (Pd) con i figli Roberto “assessore Pd indagato per corruzione” e Piero “candidato Pd imputato per bancarotta” con l’ulteriore scritta: “Orgoglio di papà”.
Dopo aver mostrato il video con la recente inchiesta giornalistica di Fanpage.it sul presunto traffico illecito di rifiiuti, Di Maio ha illustrato, prendendoli un po’ in giro, le pagine dei principali quotidiani italiani, fra cui Corriere della Sera.it, La Repubblica.it, la Stampa.it, facendo il paragone tra le varie prime notizie pubblicate che “nonostante un’inchiesta del genere non riportano la notizia dell’ennesimo scandalo rifiuti in Campania”.
“I giornalisti di Fanpage – ha aggiunto Di Maio – non vanno lasciati soli e i primi a non lasciarli soli dovrebbero essere tutti gli altri giornalisti italiani.
Faccio un appello a tutti. Chiedete ai giornalisti italiani di togliersi il bavaglio che si sono messi perché di fronte a una vicenda gravissima come questa, io sto vedendo questo modo di trattare la notizia e cioé non comunicarla.
Vi chiedo di inviare alla casella di posta di Corriere, Repubblica e Stampa questa inchiesta di Fanpage chiedendo di pubblicarla.
Inviate pure una bella e-mail anche ai direttori di TG1, TG2 e TG3, che paghiamo con il nostro canone in bolletta e sfidateli a citare almeno una volta nel servizio il Pd o il centrodestra perché ieri ho visto i loro servizi Tv e sembrava che questa vicenda riguardasse il Portogallo perché non veniva citato nessuno dei nostri politici”.
Per quanto riguarda Genova, Di Maio si è presentato per dire un secco “NO” al Terzo Valico: “Se andremo al Governo verrò a Genova a dire che il Terzo Valico non si fa più, ho preso l’ impegno in campagna elettorale, chi mi vota sa che prenderemo i 6 miliardi dell’opera e li investiremo nel trasporto pubblico locale”.