Nell’ambito delle attività di contrasto al degrado, con particolare attenzione verso il problema dell’abbandono di rifiuti speciali in città, nelle scorse settimane è stato implementato il sistema di videosorveglianza pubblica, con la formazione di ventisette agenti dislocati in tutti i distretti territoriali di Polizia Locale e nei reparti speciali, per la visione e la gestione diretta delle immagini raccolte dalle telecamere.
Il corso per gli operatori si è tenuto nelle prime settimane del mese di luglio e ha dato il primo risultato.
Gli agenti del II Distretto di Polizia Locale l’altro giorno hanno visto sullo schermo un abbandono di rifiuti avvenuto poco prima nella via del Campasso.
Dalle immagini che hanno ripreso il numero di targa del mezzo gli agenti sono risaliti ai dati del proprietario, in questo caso una ditta di noleggio di materiali e veicoli per l’edilizia.
Una pattuglia si è recata presso la sede del noleggio, dove è stata acquisita una copia del contratto di locazione del veicolo, che ha permesso di rintracciare il locatario, che è stato identificato e riconosciuto.
Si tratta di un marocchino residente a Genova, dove è titolare di una ditta di lavori edili.
Il nordafricano è stato quindi denunciato ai sensi dell’art. 256 Comma 1 lett. A della Legge 152/06 (testo unico leggi sull’ambiente) che recita: “Chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione di cui agli articoli 208, 209, 210, 211, 212, 214, 215 e 216 è punito: a) con la pena dell’arresto da tre mesi a un anno o con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; b) con la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro se si tratta di rifiuti pericolosi”.