Un 20nne ascolano, non vaccinato e sprovvisto di Green pass, voleva bere un drink seduto con i suoi amici all’interno di un pub del centro città e, allo scopo di eludere i controlli, si era procurato un certificato verde scaricandolo da una chat in rete.
Solo che, di fatto, quel Green pass era stato assegnato dal Ministero della Salute a un altro 20enne originario di Genova.
L’espediente gli ha permesso di eludere il controllo degli addetti del pub, che infatti avevano validato l’apparente regolarità del certificato con l’apposita App, ma non dei carabinieri che, entrati poco dopo nell’esercizio pubblico, hanno effettuato anche il riscontro sulla reale identità dell’interessato, scoprendo il raggiro.
Oltre alla sanzione amministrativa di 400 euro prevista per essere stato trovato sprovvisto di Green pass, il giovane dovrà anche rispondere all’autorità giudiziaria per i reati di uso di atto falso e sostituzione di persona.
Inoltre, i carabinieri hanno avviato l’investigazione anche nei confronti del giovane genovese e dei responsabili della chat sul web.
Non è la prima volta che, con lo stesso espediente, i “furbetti” scaricano da alcune chat online i Green pass di persone vaccinate per poi utilizzarli o distribuirli a parenti e amici non vaccinati allo scopo di eludere i controlli.