“La situazione rasenta il ridicolo se non fosse tragica. Il progetto del nuovo impianto slitta di un anno”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa).
“A distanza di tre settimane – ha aggiunto Pastorino – dall’audizione in Regione Liguria da me richiesta in cui Amiu e l’assessore comunale Matteo Campora avevano detto di essere ottimisti sulle risultanze dei lavori di verifica per quanto riguarda la tenuta della piattaforma su cui si regge l’impianto di Scarpino, esce oggi la notizia che la realizzazione dell’impianto Tmb (Trattamento meccanico-biologico) slitta di un anno.
Dunque le affermazioni fatte in audizione sono quantomeno discutibili.
Mi chiedo quanto sia credibile una dirigenza che viene in audizione in Regione Liguria lanciando messaggi ottimistici sulle verifiche, mentre oggi scopriamo che ci sono ritardi importanti rispetto al modello di progettazione, mai messo in discussione da Comune e Amiu.
Avevano ragione le organizzazioni sindacali presenti all’audizione, che denunciavano la precarietà della situazione.
Io per primo ho espresso e continuo a esprimere dubbi, insieme a colleghi anche di maggioranza, se mai quest’opera si farà. Un’opera che peraltro è stata attribuita ad Iren senza che Amiu se ne prendesse direttamente la responsabilità.
Il risultato è che oggi la città continuerà a portare la spazzatura fuori regione con costi elevati che determinano la composizione della nostra TARI (la seconda più elevata in tutta Italia).
Amiu e giunta Bucci hanno cercato di giustificare goffamente i ritardi ma i nodi arrivano al pettine prima o poi.
Serve un impianto nuovo per motivi ambientali e per una prospettiva chiara per la città ma, evidentemente, questo progetto presenta molte criticità e tutto questo conferma ancora una volta una precarietà importante nella gestione di Amiu.
Ma per l’amministrazione comunale di centrodestra il problema sembra non esistere, anzi, non più tardi di un mese fa il sindaco considerava positivo il raggiungimento del 43% della raccolta differenziata quando altre città hanno raggiunto percentuali molto più elevate (Milano 63%, Torino 59%, Parma 82,7%).
Il sindaco della ‘giunta del fare’ quando non riceve fondi governativi fallisce miseramente”.