E’ cominciato ieri davanti ai giudici della Corte d’Assise di Genova il processo a Evaristo Scalco, l’artigiano di 63 anni che la notte tra il primo e il due novembre di un anno fa uccise con una freccia l’operaio Alfredo Javier Romero Miranda, 41 anni, in un vicolo del Centro storico genovese.
Il lavoratore era esasperato per i continui forti schiamazzi e per il degrado sotto casa sua e aveva imbracciato arco e freccia, colpendo mortalmente il sudamericano.
Il fitto calendario di udienze fissato per le prossime settimane potrebbe consentire di arrivare a una sentenza già entro la fine dell’anno.
L’imputato è accusato di omicidio volontario con le aggravanti dei futili motivi e dell’odio razziale, che sono state contestate dai suoi legali difensori.
Ieri mattina è stato sentito uno dei carabinieri intervenuti sul posto quella notte: ha spiegato di avere visto la vittima a terra in un lago di sangue e l’imputato che non era scappato, ma era intervenuto per tamponare la ferita al petto, con la freccia ancora conficcata, con alcuni asciugamani.
Evaristo Scalco si trova dallo scorso marzo agli arresti domiciliari.
Nella prossima udienza, fissata per il 3 novembre, saranno ascoltati i testimoni dell’accusa.