Per il rinnovo della concessione trentennale del Terminal Rinfuse Giovanni Toti “ha telefonato, ha fatto… beh è il presidente della Regione Liguria come mi rivolgevo a Burlando quando avevo dei problemi”.
E’ un altro dei passaggi dell’interrogatorio di garanzia di Aldo Spinelli di fronte alla gip Paola Faggioni, che da martedì 7 maggio è agli arresti domiciliari nell’ambito della maxi inchiesta su corruzione elettorale della Dda e della Procura di Genova, spuntati fuori da Palazzo di giustizia.
Spinelli, alla domanda sui 40mila euro bonificati al Comitato Toti avrebbe riferito: “…Perché si era mosso, non ha fatto niente però si è mosso (…) ha telefonato, ha fatto.(…) si era interessato ma è tutto regolare, tutto dichiarato, tutto ufficiale”.
“Le cose elettorali le ho sempre date a lui, abbiamo fatto il Festival della Scienza, abbiamo fatto il Festival dei Fiori, abbiamo dato alle Chiese i contributi, ho fatto il Palazzo di San Lorenzo… la Chiesa di San Lorenzo” un altro passaggio dell’interrogatorio.
In sostanza, Spinelli ha ribadito di avere fatto finanziamenti “solo tutti ufficiali” (come peraltro risulta dalle carte della maxi inchiesta) e che però Toti “non ha fatto niente” per la concessione del Terminal Rinfuse, “perché la pratica era già passata in comitato” e “doveva solo essere ratificata”.