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Sciopero addetti pulizia ospedali e distretti Asl3 contro riduzione stipendi

Sciopero addetti pulizia ospedali e distretti Asl3 contro riduzione stipendi
Sciopero addetti pulizia ospedali e distretti Asl3 contro riduzione stipendi

Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil Genova, Fisascat Cisl Liguria e Uil Trasporti Liguria hanno indetto uno sciopero per venerdì 4 ottobre, coinvolgendo il personale delle imprese di pulizia che operano all’interno degli ospedali e distretti della Asl 3 Liguria.

Motivi dello sciopero

Secondo una nota congiunta delle sigle sindacali, lo sciopero si è reso necessario per opporsi alla decisione dell’Azienda Pulitori ed Affini, in ATI con Coopservice, di ridurre gli stipendi dei lavoratori. L’azienda ha in appalto dalla Regione Liguria il servizio di pulizia degli ospedali e dei distretti della Asl 3, e la riduzione delle ore lavorative è una conseguenza diretta delle richieste dell’Azienda Sanitaria Ligure 3 per il contenimento delle spese.

Impatto sulla qualità del servizio

Dal 1 agosto, l’azienda ha introdotto modifiche organizzative che hanno comportato tagli di ore lavorative. Questo ha avuto ripercussioni sui salari dei lavoratori, che si aggirano in media sui 700 euro mensili, oltre che sulla qualità del servizio offerto ai cittadini nelle strutture sanitarie coinvolte.

Protesta sotto la Regione Liguria

Le organizzazioni sindacali hanno organizzato un presidio di protesta sotto la sede della Regione Liguria, per sollecitare un incontro che, fino a oggi, non è stato accordato dalle autorità regionali. I sindacati chiedono un confronto urgente per discutere delle conseguenze di questi tagli, sia per i lavoratori che per i cittadini che usufruiscono dei servizi sanitari.

La replica di Dussmann

Riceviamo e pubblichiamo replica dell’azienda Dussman.

“In riferimento a quanto pubblicato sulle pagine del Vostro giornale in data odierna, e relativo allo sciopero proclamato da FIOM – CGIL, FIM – CISL e UILM presso lo stabilimento Leonardo SpA di Genova via Puccini, Dussmann dichiara quanto segue.

In merito alle condizioni contrattuali e di lavoro dei collaboratori e delle collaboratrici Dussmann presso l’appalto di Leonardo, la posizione della Fiom – che non è un nostro sindacato di categoria – ci stupisce, in quanto l’incontro di venerdì 27 settembre con la Filcams si è concluso positivamente, con un accordo che ha soddisfatto tutte le Parti al tavolo e che ha messo fine allo stato di agitazione sindacale, introducendo delle modifiche all’organizzazione del lavoro condivise tra Azienda e Sindacato.

Siamo ancor più stupiti di leggere annotazioni sulla qualità del servizio, dal momento che vengono utilizzati, a titolo di esempio, salumi e formaggi DOP, carni di filiera italiana, pomodori pelati S. Marzano, ortofrutta nazionale prima categoria, pesto genovese fresco IGP di Prà, olio extra vergine oliva 100% italiano e pasta e riso di filiera italiana. Non riteniamo quindi che, con questi presupposti, il servizio di ristorazione presso il plant di Leonardo di Genova possa essere definito scadente o economico.

Inoltre, pur nel pieno rispetto del diritto costituzionalmente garantito, cogliamo l’occasione per prendere le distanze dalle modalità con le quali sono avvenuti gli scioperi di ieri e del 25 settembre, che hanno creato un grave danno innanzitutto ai lavoratori di Leonardo ai quali è stato impedito con la forza di accedere ai locali mensa.

Lo sciopero è stato comunicato alla Società 35 minuti prima dell’avvio del servizio: un preavviso, praticamente inesistente, che ha comportato che i pasti già preparati non siano stati consumati ma gettati nella spazzatura, senza neppure la possibilità di donarli ad associazioni benefiche.

In un momento storico in cui la povertà è in aumento ed il carovita assottiglia sempre più il potere d’acquisto dei salari, assistere a uno spreco di cibo di queste proporzioni è poco coerente, se non addirittura offensivo, delle istanze che le OO.SS. propongono.

Dussmann ha sempre mantenuto un dialogo aperto con la controparte sindacale ed auspica che in futuro le questioni possano essere risolte al tavolo di confronto, al quale la nostra Società è sempre disponibile a partecipare”.