Oggi, martedì 30 aprile 2024, segna il Disconnessi Day, un’azione di disobbedienza tecnologica contro l’aumento dell’elettrosmog.
5G: quinta generazione. Questa tecnologia cambierà il mondo?
In risposta all’entrata in vigore della norma dell’art.10 delle legge n° 214 del 30/12/23, attuata oggi, che aumenta i limiti di inquinamento elettromagnetico, consentendo alle stazioni radio base e alle antenne di telefonia mobile di aumentare la densità di potenza dell’irraggiamento, si proclama uno sciopero digitale.
Questa mossa mira a denunciare “l’arroganza delle multinazionali del 5G e a protestare contro una scelta considerata spericolata.”
Nel Disconnessi Day, le 60 sigle aderenti invitano i cittadini consapevoli a spegnere ogni dispositivo digitale connesso, rinunciando per 24 ore all’uso di wireless, Wi-Fi. Oltre a smartphone, cellulari, social media, internet, moneta elettronica, identità digitale, intelligenza artificiale e ogni altra tecnologia legata alla transizione digitale.
“Questo gesto vuole evidenziare la narrazione unilaterale della Quarta Rivoluzione Industriale e il suo impatto sull’umanità. Senza il consenso dei cittadini e con il rischio di costruire una società totalitaria senza precedenti.
Il Disconnessi Day rappresenta un’opportunità per manifestare solidarietà e consapevolezza contro una visione di progresso imposto dall’alto. Oltre a invitare a una riflessione critica sulle conseguenze della dipendenza digitale.” Si legge in una nota degli organizzatori dell’iniziativa.
“Si tratta di un vero e proprio trattamento sanitario obbligatorio per tutta la popolazione italiana” – spiegano gli organizzatori del “Disconnessi Day. La norma applicata permetterà all’infrastruttura tecnologica di essere implementata anche nella misura del 50% di antenne in più per ogni singolo Comune. In sostanza, a breve saremo invasi da molte più antenne sempre più potenti. Siamo alla viglia di uno tsunami elettromagnetico dalle proporzioni inimmaginabili, avviate le trattative di Governo anche per ingolfare i cieli del 5G irraggiato dallo spazio.
Ci troviamo quindi ad un bivio, nel punto di non ritorno, assenti il diritto alla disconnessione e all’autodeterminazione digitale nella libertа di scelta tecnologica.
A nulla sono finora valsi i ripetuti appelli della comunità medico-scientifica internazionale indipendente. L’invito rivolto a Governo e maggioranza parlamentare di non macchiarsi di questa grave responsabilità politica, sociale e sanitaria, è stato disatteso. A nulla sono poi servite le numerose petizioni popolari girate all’esecutivo con le centinaia di miglia di firme prodotte da cittadini contrari, così come vane sono state le tante manifestazioni, i sit-in, i convegni e le azioni politiche e giudiziarie sinora intraprese. Compreso anche uno sciopero della fame e l’opposizione di 600 Comuni critici e/o contrari alla sperimentazione a cielo aperto di una tecnologia priva del cosiddetto rischio zero.
Il 5G, come ogni altra tecnologia wireless, non è infatti solo un pericolo sanitario e ambientale ma anche un’arma militare, oltre che la rete principale su cui si sta costruendo l’impalcatura del nuovo controllo sociale con la conversione del Paese nella società dei Gigabit, ovvero quel distopico scenario di orwelliana memoria finalizzato alla costruzione della tecnogabbia nella gestione algoritmica della vita, dalla culla alla tomba.”
Oltre 60 sigle aderiscono all’iniziativa nazionale del Disconnessi Day, fra cui:
Anasinta, Associazione Dicentra, Associazione Elettrosmog Volturino (Foggia), Associazione Italiana Elettrosensibili, Associazione Kairos, Associazione La Cittа dei Ragazzi, Becciolini Network, Border Nights, Buffonate di Stato, Carpi Consapevole (Modena), Castelfeder Sudtirolo (Bolzano), Cittadinanza Attiva per la Tutela dell’Elettrosmog di San Casciano Val di Pesa (Firenze), Comitato Caneva la gente come noi (Pordenone), Comitato Cittadini Informati Attivi Fabriano (Ancona), Comitato Cittadino Vulcania Catania, Comitato di quartiere di Colle Parnaso – Roma, Comitato IUS, Comitato No Green Pass Pisa, Comitato Oltre la MCS, Comitato Teodora Ravenna. Comitato Toscano MCS, Comitato Umani – Foligno (Perugia), Coordinamento Resistente Pisano, Coordinamento Paradiso Bologna, Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali, Gruppo Esseri Umani Abruzzo, Gruppo Pistoia Valdinievole Nuova. Gruppo Unito Announo, I guardiani del cielo, Imola Oggi, Io non pago Italia, Movimento Libertа Livorno, Movimento di Resistenza Umana, Movimento SмAmo, Nessun dorma, Noi con IppocrateOrg. No Paura Day, Novax, No ZTL Italia, Oasi Sana, Partito Valore Umano, Pace Ultima Chiamata, Popolo Unito, Radio28TV, Ribelli dentro, Ri-Esistenza, come resistere al Grande Reset. Una Nuova Umanitа, Uniamoci Trentino, Zainz TV, 3V, 9MQ, #Stop5G Abruzzo, #Stop5G Calabria, #Stop5G Emilia, #Stop5G Latina, #Stop5G Liguria, #Stop5G Piemonte, #Stop5G Sardegna, #Stop5G Toscana, #Stop5G Umbria
Lo stop al 5G non viene richiesto solo in Italia, ma anche in Francia dove le associazioni hanno chiesto “a tutti i cittadini preoccupati per il futuro delle generazioni presenti e future di boicottare tutti i prodotti direttamente o indirettamente legati al 5G e al suo mondo. Se sei incoraggiato a passare al telefono o al piano 5G, anche a un prezzo basso, rispondi di no”.
Anche in Australia diverse associazioni chiedono di boicottare “il 5G: i telefoni 5G richiederanno un maggiore consumo di energia e aumenteranno l’impronta di carbonio del settore wireless, destinato a diventare i principali consumatori di energia al mondo nei prossimi 5 anni. I telefoni 5G aumenteranno le capacità di sorveglianza del ‘fratello maggiore’ della grande tecnologia e di altri settori”.