Scivolone dell’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola, eletto domenica 24 giugno sindaco di Imperia per la terza volta, che ha nominato troppi assessori: 10 al posto di 9, come invece prevede la legge per il Comune capoluogo dell’estremo Ponente ligure.
Uno di loro, quindi, è stato costretto a lasciare l’incarico e ha rassegnato le dimissioni anche per evitare eventuali ricorsi al Tar.
“Quando ho saputo dell’errore – ha spiegato l’assessore “lampo” all’Ambiente e Protezione civile Ivan Gianesini – ho deciso di fare un passo indietro perché ero uno dei due assessori esterni con ruolo tecnico”.
Le sue deleghe al momento sono quindi state assorbite dal sindaco Scajola.
La formale spiegazione dell’errore è stata data dal segretario generale del Comune durante il Consiglio di ieri: il numero di assessori deve essere pari a un quarto dei consiglieri eletti, con eventuale arrotondamento: “Essendo il numero di consiglieri 33, compreso il sindaco, un quarto è 8,27, il dato arrotondato porta a 9 assessori”.