“Mancano 5 giorni alle elezioni ed è venuto il momento che Bucci e Giampedrone dicano la verità ai genovesi sullo scandalo del cantiere dello scolmatore, che ha accumulato un ritardo di 4 anni.
L’ultima favola fatta filtrare alla stampa dal centrodestra è che il nuovo ritardo sarebbe imputabile alla crisi nel Mar Rosso, che costringe le navi a circumnavigare l’Africa, per cui la talpa proveniente dalla Cina non arriverebbe più a dicembre ma nel 2025.
Il ritardo accumulato in questi mesi dalle navi commerciali che evitano il Canale di Suez si aggira intorno ai 15 giorni. Stando all’ultimo annuncio di Giampedrone, la talpa era in partenza a luglio. Avrebbe potuto circumnavigare l’Africa e anche tutto il globo ed essere già arrivata a Genova.
Comune e Regione smettano di prendere in giro i cittadini e rispondano ad una semplice domanda: la talpa è stata pagata al costruttore cinese dal consorzio appaltatore?
In una recente intervista, il candidato Bucci ha dichiarato di non sapere i dettagli del ritardo del cantiere dello scolmatore.
Vorrebbe governare la Regione, ha cinque giorni per informarsi e spiegare ai cittadini le ragioni di uno scandalo”. A dirlo Simone D’Angelo, segretario Metropolitano PD Genova si scolmatore.
Lo scorso 7 luglio l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone a margine della presentazione dello stanziamento da oltre 32 milioni contro il dissesto idrogeologico in Liguria aveva spiegato come “La nuova talpa per costruire lo scolmatore del torrente Bisagno a Genova sta per partire finalmente dalla Cina, siamo in attesa che l’azienda produttrice ci comunichi la partenza”.
Da domani torna a regime l’operatività del cantiere scolmatore Bisagno