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Scontri derby, perquisizioni e arresti a Genova: la rabbia dei sindacati di Polizia

Scontri derby, perquisizioni e arresti a Genova: la rabbia dei sindacati di polizia
Il materiale sequestrato dalla polizia

Genova: perquisizioni e arresti dopo gli scontri del derby

A Genova sono in corso arresti e perquisizioni legati agli scontri avvenuti durante il derby di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria. La Digos ha effettuato sette perquisizioni all’alba, coinvolgendo abitazioni di ultras, di cui tre sampdoriani e quattro rossoblù.

Il fermo di alcuni giovani

Sequestri di abbigliamento e telefoni durante le perquisizioni

Le perquisizioni mirano a raccogliere prove sulla partecipazione dei tifosi ai disordini. Durante le operazioni, sono stati sequestrati capi di abbigliamento e telefoni cellulari. Tutti elementi ritenuti utili per confermare il coinvolgimento negli scontri.

Il materiale sequestrato dalla Polizia

La reazione dei sindacati di polizia

Di fronte a questi eventi, è montata la rabbia dei sindacati di polizia, che hanno espresso disappunto sulla gestione dell’ordine pubblico e sulle difficoltà incontrate durante il controllo degli ultras, criticando la mancanza di adeguate misure preventive.

Domenico Pianese del COISP: Scontri tra questi gruppi di delinquenti, armati di mazze e bombe carta, non possono più essere tollerati

Subito dopo le tensioni e gli scontri sul Ponte Serra, nel primo pomeriggio prima del derby ne aveva parlato il Coisp, tramite il segretario generale Domenico Pianese.

“Questi episodi – aveva dichiarato Pianese – rappresentano l’eterno ritorno della violenza tra tifoserie di calcio che ha reso la città cornice di episodi sconsiderati che nulla hanno a che vedere con lo sport. Gli scontri tra questi gruppi di delinquenti, armati di mazze e bombe carta, non possono più essere tollerati. Anche perché i personaggi in questione sono criminali travestiti da tifosi, che devono essere perseguiti e fermati una volta per tutte. La Polizia, ancora una volta con grande professionalità e coraggio, ha saputo gestire la situazione, ma il numero dei feriti tra le Forze dell’Ordine potrebbe comunque aumentare dal momento che gli scontri stanno continuando”. “Non possiamo più accettare – ha poi aggiunto Pianese – che eventi di questa natura continuino a ripetersi mettendo a rischio l’incolumità di agenti e cittadini e che ogni partita di calcio diventi un pretesto per scatenare la guerriglia urbana. Chiediamo immediatamente, oltre a un controllo meticoloso delle partite maggiormente a rischio che devono essere trattate con la massima attenzione, di chiudere i settori in cui si annidano le frange più estremiste e di inasprire il Daspo per tutti coloro che continuano a portare la violenza dentro e fuori dagli stadi”.

Valter Mazzetti, Fsp Polizia: “I feriti fra le divise sono ben 41. Ora massima severità e avanti tutta con il Ddl Sicurezza”

 “E’ di 41 feriti fra le Forze dell’ordine, di cui alcuni gravi, il bilancio definitivo degli scontri avvenuti in occasione del derby ligure di mercoledì.

Tre arresti e alcune denunce e ancora oggi sono in corso attività degli investigatori che stanno esaminando le immagini registrate. Una giornata di sport che si è tramutata, come spesso accade, in un delirio di violenza di cui hanno fatto le spese gli operatori impegnati a fare il proprio dovere al servizio del paese.

I poliziotti italiani attendono esasperati che si intervenga severamente non solo per punire i responsabili, ma anche per arginare queste follie con cui sono costretti a misurarsi”.

A dirlo è Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo gli incidenti che si sono verificati in occasione della partita di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria, che ha visto 41 feriti refertati in ospedale fra operatori del Reparto Mobile della Polizia e Battaglione dei Carabinieri.

“Non è l’incredibile numero di feriti che abbiamo registrato a rendere urgente un intervento concreto e fermo da parte delle Istituzioni. Anche un solo poliziotto che finisce in ospedale a causa di una partita di calcio è intollerabile. Ecco perché speriamo che proceda con la massima speditezza l’iter del Ddl Sicurezza. Strumento che rafforza gli strumenti a disposizione per fronteggiare una violenza crescente e sempre più arrogante in circostanze. Forme e modalità ormai strutturate, anche a causa di un diffuso senso di impunità. Bando alle critiche avanzate contro il Ddl, definito da alcuni inaccettabile perché ‘troppo repressivo’. Inaccettabile è che si agisca come fosse normale calpestare la legge, violare divieti, disattendere prescrizioni, e soprattutto aggredire chi porta una divisa. Nell’epoca del ‘tutto è ammissibile’ sarebbe ora di tornare al buon senso che impone di reagire severamente soprattutto quando in gioco c’è l’incolumità di chi serve il paese”.  Conclude Mazzetti.

Stefano Paoloni del SAP: Non sono tifosi ma violenti che meritano di non partecipare più alle manifestazioni sportive

Gli scontri di ieri tra tifosi del Genoa e della Sampdoria sono iniziati nel pomeriggio già prima del derby e proseguiti all’interno dello stadio. Sono culminati alla fine della partita, provocando il ferimento di diversi agenti.
Dopo la partita di Coppa Italia di ieri sera, spiega il Segretario Generale del SAP, Stefano Paoloni, “un folto gruppo di ultras sampdoriani, circa 300 individui, ha assalito con bastoni, mazze, transenne e segnali stradali un cordone di polizia con chiari intenti violenti. Diversi colleghi sono rimasti feriti, due di loro in modo particolarmente grave, uno dei quali con la frattura di tre costole. A entrambi è stata diagnosticata una prognosi di 30 giorni”.

“Questi – aggiunge Paoloni – non sono tifosi ma violenti che meritano di non partecipare più alle manifestazioni sportive. I nostri colleghi hanno riportato gravi ferite, ma possiamo dire che non hanno rischiato solo la loro incolumità ma la propria vita. Auspichiamo che coloro che sono stati identificati rispondano pienamente e senza attenuanti delle loro azioni”.

“Anche per questo – conclude il Segretario Generale del SAP – ci auguriamo che il DDL sicurezza, approvato alla Camera e adesso in esame al Senato, che prevede sanzioni più gravi per chi usa violenza e resistenza a pubblico ufficiale, venga approvato celermente. Auspichiamo, inoltre, che la Questura voglia effettuare una verifica sulla gestione del servizio. Visto che così pochi agenti sono stati lasciati in balia di centinaia di violenti. Esprimiamo ai colleghi feriti, che con grande spirito di servizio hanno affrontato questi violenti, la nostra solidarietà e gli auguri di pronta guarigione”.