Nello scorso mese di luglio, nei giorni precedenti il “derby della Lanterna”, le tifoserie organizzate di Genoa e Sampdoria si sono “sfidate” ricolorando, ciascuna con i colori sociali della propria squadra del cuore, varie aree cittadine, fra le quali alcuni punti ritenuti parte del proprio “territorio tradizionale”.
A margine di uno di questi episodi, consistito nella tinteggiatura con la livrea blucerchiata delle ex biglietterie di via del Piano, la sera del 21 luglio, un nutrito gruppo di tifosi sampdoriani ha però anche reagito violentemente nei confronti delle pattuglie delle Forze di Polizia che erano intervenute sul luogo, facendole bersaglio di minacce, insulti e lancio di oggetti.
Nello stesso frangente, il medesimo gruppo ha anche cercato di raggiungere un gruppo di rivali, che stazionava nei pressi di un club rossoblu, per arrivare allo scontro fisico.
Scongiurata tale situazione grazie agli agenti intervenuti, è poi iniziata un’attività d’indagine che ha consentito di identificare 3 tifosi, appartenenti a uno dei club del tifo ultras doriano.
Costoro, in attuazione di provvedimenti adottati dal Pm assegnatario del procedimento ieri mattina, 13 ottobre, sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare, attività che ha portato al sequestro di alcuni oggetti ritenuti utili all’accertamento delle loro responsabilità, nonché all’acquisizione di ulteriori elementi necessari alla prosecuzione delle indagini. Esito negativo, invece, ha avuto la perquisizione del club ultras cui i tre appartengono.
Nello scorso mese di settembre, poi, la tensione tra le due tifoserie organizzate si è nuovamente acuita, dando luogo a vari screzi e momenti di tensione, il più significativo dei quali è consistito in una rissa tra due gruppi piuttosto numerosi e contrapposti avvenuta nella tarda serata del 12 settembre in piazzale Dunant.
In quell’occasione, l’intervento delle Volanti della Questura aveva impedito che gli scontri continuassero e consentito di identificare 12 persone, tutte appartenenti a sodalizi del tifo ultras genoano e doriano.
La scorsa settimana, su delega del Pm assegnatario del procedimento sono stati sequestrati i telefoni nella disponibilità dei 12 identificati per la successiva analisi dei contenuti, attività utile alla prosecuzione dell’indagine.