“Dal nostro punto di vista la pressione non è significativamente aumentata. A seguito di questo ultimo scontro diplomatico tra Italia e Francia, si pensava che magari un controllo più massiccio da parte delle Forze dell’ordine francesi potesse disturbare anche i passaggi dei numerosi frontalieri che dall’Italia si recano in Francia a lavorare. Ma così non è stato”.
Lo ha riferito oggi monsignor Antonio Suetta, vescovo di Ventimiglia-Sanremo, parlando della situazione migranti a 24 Mattino su Radio 24.
“Il vero problema per quello che ci riguarda a Ventimiglia – ha sottolineato il vescovo – è proprio l’attitudine della Francia che è completamente chiusa al passaggio dei migranti, quindi è inevitabile che si crei un ammassamento di persone che naturalmente non sono lì per rimanere a Ventimiglia, ma sono lì per cercare di transitare.
Segnalo e denuncio ancora una volta quelli che sono gli abusi della Francia nei confronti di questo fenomeno e nei confronti della confinante Italia”.