Il locale sequestrato dalla Polizia locale si trova in via del Commercio
Nel locale, diversi mezzi in riparazione. Il gestore era privo di partita Iva e di tutte le autorizzazioni per condurre l’attività.
È stato l’intervento degli agenti del Reparto Sicurezza Urbana – Unità Territoriale – Levante – della Polizia locale a consentire l’individuazione di un’officina totalmente abusiva in via del Commercio, quartiere Nervi.
A gestirla, un genovese di 66 anni, G. C. C., che si trovava all’interno dei locali all’arrivo degli agenti del Distretto 9, impegnati nel consueto servizio di controllo del territorio.
Richiamati da un penetrante odore di vernice, intorno alle 18 di lunedì 14 marzo gli agenti della PL si sono diretti verso lo stabile da cui provenivano le esalazioni.
Qui, per l’appunto, hanno notato una persona, intenta a riparare un oggetto meccanico, con ogni probabilità la scatola dello sterzo di un’auto, posizionata lì accanto.
Nel vano era presente un’altra auto, parzialmente smontata, con parti schermate per la verniciatura. Lì accanto, gli strumenti necessari all’operazione: una pistola a spruzzo e una stufa radiante da carrozzeria, abitualmente impiegata per asciugare la vernice. E ancora, decine di barattoli di vernice e solvente, dischi per la lucidatura, bottiglie di olio per motori e lubrificante per gli organi di trasmissione dei veicoli. Sparsi per il locale, anche una quarantina di pneumatici in disuso, ma anche attrezzature professionali come un paranco solleva-motori, parti di ricambio per i veicoli e materiale vario per la manutenzione.
Osservando gli spazi, gli agenti hanno notato la presenza di altri mezzi: ancora un’automobile e quattro motocicli. Fortemente insospettiti anche dal numero elevato di veicoli in riparazione, hanno domandato all’uomo se fosse in possesso delle necessarie autorizzazioni per condurre l’attività.
In particolare, quelle inerenti alle normative di tutela ambientale. G.C.C., per tutta risposta, ha indicato il nome di una ditta a cui, a detta sua, si sarebbe rivolto per lo smaltimento di rifiuti pericolosi.
Il giorno successivo, gli operatori del RSU si sono immediatamente attivati per accertare la questione e reperire tutta la documentazione che attestasse il possesso delle autorizzazioni da parte di G.C.C..
Quest’ultimo però, contattato telefonicamente di prima mattina, ha risposto di essere ricoverato all’ospedale San Martino a seguito di un malore: affermazione effettivamente confermata dal policlinico. L’uomo ha fornito il contatto del suo legale di fiducia, che però si trovava fuori città.
Nel mentre, gli agenti hanno proseguito le verifiche presso gli uffici della Direzione Ambiente del Comune di Genova.
E’ emerso che a G.C.C. non era stata rilasciata alcuna comunicazione di igiene industriale per l’insediamento dell’attività, né aveva ricevuto la Autorizzazione Unica Ambientale.
Gli operatori hanno contattato la ditta indicata dall’uomo: il direttore, però, ha risposto di non avere contatti con lui dal 2019.
Non è tutto: l’uomo non è risultato iscritto alla Camera di Commercio, né è titolare di partita Iva. A quel punto, il quadro era chiaro: l’officina era completamente abusiva.
Gli agenti del RSU, vista la situazione, si sono nuovamente recati in via del Commercio per controllare che G.C.C., contrariamente a quanto gli era stato indicato, non avesse modificato lo stato dei luoghi.
Cosa che, invece, si era evidentemente premurato di fare: osservando attraverso una finestra rimasta socchiusa, gli agenti si sono accorti che le due auto in riparazione proprio all’ingresso del locale erano sparite.
Dopo aver informato il pm di turno, hanno quindi provato a ricontattare G.C.C.: questi, però, una volta dimesso dal nosocomio intorno alle 9, ha staccato il cellulare ed è risultato irreperibile.
I locali dell’officina abusiva sono stati sequestrati. Gli agenti hanno provveduto ad apporre i sigilli all’ingresso e alle finestre del locale.
Del fatto è stato informato il legale di G.C.C.. La ricerca dell’uomo, ai fini della notifica degli atti, è ancora in corso.