Una recente scoperta ha destato grande interesse nella comunità naturalistica di Vobbia.
Grazie all’attenzione di Emanuele, uno degli esperti attivi nella rete di studio coordinata dall’osservatore naturalistico Ugo de Cresi, è stata individuata una Martora (Martes martes) nelle zone dell’Appennino Ligure.
Questo evento è particolarmente significativo data la non comune presenza di questo animale nella regione.
Purtroppo, l’animale è stato vittima di un incidente stradale, e si presume che si tratti di un esemplare giovane.
La Martora è un mammifero notturno caratterizzato da una folta pelliccia, è un abile arrampicatore e un predatore temibile, cacciando roditori, lagomorfi, uccelli, uova e rettili sia a terra che sugli alberi.
Negli ultimi anni, le popolazioni di Martora, insieme ad altre specie di mammiferi come l’Istrice, stanno espandendosi verso nord, probabilmente a causa del global warming.
Il ritrovamento della Martora a Vobbia è stato documentato sulla piattaforma INaturalist, dove si è evidenziata una zona di vuoto di presenza tra il basso Piemonte, la Liguria e l’Appennino Tosco-Emiliano.
Negli ultimi tempi, sebbene non sia comune, sono aumentati gli avvistamenti di Martore nella zona, soprattutto considerando la significativa presenza della Faina (Martes foina).
Questi avvistamenti sono stati accompagnati anche da un incremento delle osservazioni della Puzzola europea (Mustela putorius), una specie che in passato ha visto un calo nei suoi numeri.
La Val Vobbia si conferma quindi un territorio di grande valore in termini di biodiversità.
Grazie all’impegno della comunità locale nel promuovere una buona convivenza con la fauna selvatica, è possibile osservare fenomeni di grande interesse scientifico, contribuendo così alla conservazione dell’ambiente naturale.