Scoperto il più antico fossile di medusa, ha oltre 500 milioni di anni.
La più antica medusa, conosciuta con il nome scientifico Burgessomedusa phasmiformis, nuotava molto prima che comparissero i dinosauri sulla terra. E’ stata scoperta in un fossile risalente a 505 milioni di anni fa sulle Montagne Rocciose del Canada, durante una campagna di scavi nel giacimento di Burgess Shale fra gli anni Ottanta e Novanta.
L’identikit della nuova specie è pubblicato dai ricercatori del Royal Ontario Museum sulla rivista Proceedings of the Royal Society B Biological Sciences. La scoperta dimostra che le grandi meduse nuotatrici aventi un corpo a forma di campana si erano già evolute più di 500 milioni di anni fa.
Burgessomedusa, in particolare, era capace di nuotare liberamente ed era dotata di tentacoli con cui poteva catturare prede di dimensioni considerevoli, proprio come le meduse moderne. La presenza di queste meduse dimostra che l’ecosistema marino del Cambriano era molto più sofisticato di quanto si pensasse in passato.
Il Cambriano, è un’era geologica che si estende da circa 541 a 485,4 milioni di anni fa. “L’esplosione cambriana”, è un periodo di rapida diversificazione della vita sulla Terra. Durante questa fase, si verificarono evoluzioni cruciali che portarono alla comparsa di molti gruppi di organismi, inclusi i primi animali multicellulari riconoscibili.
Jean-Bernard Caron, paleontologo e co-autore dello studio così commenta la scoperta e le ricerche.
«Trovare animali così incredibilmente delicati conservati negli strati rocciosi in cima a queste montagne è una scoperta meravigliosa. Burgessomedusa arricchisce la complessità delle reti alimentari del Cambriano e dimostra che la predazione non era messa in atto solo dai grandi artropodi acquatici, come l’anomalocaride».
L’anomalocaride, era un gamberetto lungo due metri che nuotava negli oceani durante il precambriano, 500 milioni di anni fa. E’ sempre stato considerato un animale feroce, e che usasse le sue antenne per attirare e catturare le sue prede. Con la nuova scoperta di Burgessomedusa si scopre come le creature marine si siano evolute e adattate a nuove nicchie ecologiche nel corso dei millenni.
Il sito di Burgess Shale, dove è stato rinvenuto il fossile della nostra medusa, è noto per le sue eccezionali condizioni di conservazione di questi reperti e continua ad essere una fonte preziosa per la nostra conoscenza nell’evoluzione della vita sulla Terra. Antonio Bovetti