Meno 6 all’alba…della ripresa delle lezioni nelle scuole liguri, secondo il calendario deciso dalla Regione. Anno segnato da alcune problematiche legate alla mancata (sul filo di lana del cambio di Governo) conversione in Legge del decretone sull’assunzione in ruolo di 53mila precari in tutta la Penisola.
Ma non basta. Il 31% delle scuole ubicate in Liguria richiede interventi urgenti di manutenzione e messa in sicurezza. Lo afferma il Codacons che, in occasione della riapertura dell’anno scolastico, lancia l’allarme “scuole sicure”, presentando un esposto alla magistratura locale.
“In base agli ultimi dati disponibili il 14% degli edifici scolastici presenti in regione è costruito secondo criteri antisismici”, spiega l’associazione. “Appena l’11% delle scuole possiede la certificazione igienico-sanitaria, il 17% quella sulla prevenzione incendi. Il Certificato di agibilità è invece presente nel 71% circa degli edifici”.
Dati per il Codacons del tutto insufficienti a garantire la sicurezza di studenti e personale scolastico: per tale motivo l’associazione ha deciso di presentare un esposto alle Procure della Repubblica locali chiedendo di aprire una indagine urgente sul livello di sicurezza degli istituti scolastici della Liguria, disponendo il sequestro e la chiusura di quelle strutture che presentano le più gravi criticità e rappresentano un potenziale rischio per la pubblica incolumità. Sul loro sito internet è disponibile un modulo attraverso il quale i genitori possono valutare il livello di sicurezza delle scuole frequentate dai propri figli e diffidare l’amministrazione a mettere in sicurezza le strutture a rischio.
Intanto a Sanremo gli studenti della scuola media inferiore Pascoli saranno accolti presso la nuova ala del Polo scolastico di Via Venezia a Moi perché l’edificio è considerato inagibile. Alle Cinque Terre, invece, termineranno, salvo imprevisti, entro il 13 settembre, i lavori alla scuole elementare il località Castello e la scuola secondaria “Telemaco Signorini” con la sola esclusione di alcune lavorazioni esterne non interferenti con l’attività scolastica, le quali potranno terminare non oltre il 27 settembre.
Marcello Di Meglio