Oggi i giudici del Tar della Liguria hanno dichiarato “improcedibile” il ricorso cautelare che le associazioni “Giuristi democratici” e “Riapriamo la scuola della Costituzione” avevano presentato contro l’ordinanza di Regione Liguria sulla didattica a distanza (Dad).
I giudici hanno sottolineato come, nonostante la tempestività della domanda, l’ordinanza non sia più in vigore e sia stata sostituita da quella che istituisce al 70 per cento la presenza in classe.
“Riteniamo comunque fortemente positivo il fatto che il Tar Liguria – si legge in una nota delle associazioni ricorrenti – abbia ritenuto di dare seguito al giudizio al fine di valutarne nel merito la legittimità, fissando nuova udienza al 22 giugno, stessa data fissata per la discussione del precedente ricorso contro l’ordinanza regionale di gennaio, che aveva precluso la didattica in presenza nel vigore di una legge che la garantiva al 50%.
In quella data il Tar dovrà valutare se il sacrificio imposto dalla nostra Regione agli studenti delle scuole superiori fosse giustificato o meno dalle esigenze di contenimento del virus sulla base di dati scientifici ed epidemici attendibili.
In questo giudizio la Regione Liguria, nelle proprie difese, si è limitata a produrre dati statistici sulle scuole risalenti al settembre 2020, e altri dati più recenti riferiti alla diffusione nazionale e regionale del Covid, senza alcuno specifico riferimento all’ambiente scolastico.
Vogliamo ricordare che l’ordinanza regionale del 23 aprile, attualmente vigente, limitativa della didattica in presenza al 70%, scadrà l’8 maggio, ed è destinata a essere sostituita da nuove ordinanze, nonostante che il legislatore nazionale abbia dettato una disciplina uniforme fino alla fine dell’anno scolastico in corso, che consente lo svolgimento della didattica in presenza fino al 100%”.