Di sé ci racconta che è nata e cresciuta a San Diego, in California. Che è single, cristiana, che è un tipo atletico, che suona la batteria e… che guida le moto.
E ne è molto appassionata. Ama viaggiare in sella alle due ruote, e spesso parte da sola con la sua Moto Guzzi Griso per il fine settimana per esplorare nuovi posti o rivisitare luoghi che le piacciono particolarmente.
Tracy Nuzzo è un’insegnante di inglese che si è trasferita nel sud della Francia sette anni fa per lavoro. Possiede ben due Griso Tenni, un mezzo molto particolare, uno dei due è in California, mentre l’altro “abita” in Francia, così da poter guidare la stessa moto nei due diversi continenti.
Tracy ha iniziato a guidare le moto seguendo il nonno quando aveva solo cinque anni. A nove sapeva già condurre la sua Honda Trail 55 e costruiva trampolini per fare i salti, fatti con legno di scarto.
“Mio nonno è colui che mi ha dato davvero la passione per le moto. Era la figura paterna della mia vita. Grazie a lui ho guidato per tutta la mia infanzia e ho corso sui quad in fuoristrada a San Diego e Los Angeles quando avevo vent’anni”, spiega Tracy, “era sicuramente lui il centro del mio amore per le due ruote. Ho ancora la sua Honda e la sua Suzuki TS 400 del 1972. Sono oggetti preziosi per me, così come lo sono i ricordi dei tempi che abbiamo passato insieme”.
L’amore per la Guzzi è stato semplicemente un colpo di fulmine. Un giorno Tracy entra in un concessionario del Minnesota in una triste giornata invernale, non sapendo esattamente cosa stesse cercando. Aveva appena oltrepassato la porta quando nota subito una moto che si distingue da tutte le altre. Ha la vernice verde satinata, sella in pelle marrone, ruote a raggi, un bicilindrico trasversale e un’enorme marmitta di scarico… era una Moto Guzzi.
“Ne avevo sentito parlare, sapevo che la California Highway Patrol (che tutti noi abbiamo amato nei telefilm -Chip’s-) aveva usato queste moto in passato. E avevo sentito racconti della Le Mans. Ma non sapevo molto del marchio. Sono tornata a casa mia in California e ho iniziato a leggere tutto quello su cui potevo mettere le mani sul marchio di Mandello del Lario. Ho trovato la storia incredibilmente affascinante. Mi ha fatto venire ancora più voglia di averne una tutta mia: ecco che ho ordinato la mia Griso SE Tenni del 2012”, racconta l’amica americana. A lei chiediamo allora quale sia la sua strada preferita: “In California, la mia strada del cuore è la Highway 1 lungo la costa, attraverso Malibù verso l’oceano, e poi fino alla Highway 101 vicino a Monterey e Carmel… È una bella strada costiera con panorami mozzafiato tra onde e fauna selvatica. Qui in Francia invece, è la Route de Napoleon tra la mia casa di Cabris e Castellane (D6085/D4085). Questa strada ha una bella varietà di curve, sia strette che ampie. Si tratta di un giro di quarantacinque minuti attraverso foreste e pianure. Puoi guidarlo velocemente o puoi semplicemente andare a spasso, ed è stupendo sempre…”.
È facile essere un’appassionata Guzzi negli States?, chiediamo a Tracy.
“Dieci anni fa, essere un appassionato Guzzi era molto difficile nel sud della California. Trovare un rivenditore era quasi impossibile. Questo è cambiato negli ultimi anni. La popolarità del V7 ha davvero contribuito a rendere il marchio più noto. Negli USA ho incontrato dei grandi Guzzisti! Persone come Bill Ross, Donny Angel, Bob Johnson, Nolan e Alex Woodbury, amici sempre pronti a rispondere ai miei dubbi e, devo dire all’inizio ne avevo molti..”, prosegue.
Parlaci però dell’Europa e dell’Italia in particolare
“Io amo l’Italia. Amo l’architettura, la storia, le moto… ma soprattutto le persone. Gli italiani sono cordiali e accoglienti. Ironia della sorte, però, mi sono trasferita in Francia sette anni fa, dove insegno inglese. La mia nuova residenza rende più facile raggiungere l’Italia, il che è meraviglioso per me!
Come americana, ammette di essere “universalmente” affascinata dall’architettura in Europa (tutto ciò che è fatto di pietra è nuovo per noi, ci spiega) e dal modo di vivere. Trova che la vita in Europa sia meno frenetica e stressante. Gli europei si prendono il tempo per sedersi intorno al tavolo da pranzo discutendo della vita, per lunghi momenti. Negli Stati Uniti, di solito ci si affretta sia con i pasti che con tutto il resto e questo le piace poco… Tracy ha molti amici in Italia e in Francia e le piace lo scambio culturale, oltre la passione per le moto. “Penso che imparare ad apprezzare le differenze culturali ci renda persone più interessanti”, conclude.
Parliamo ora di Mandello del Lario…
“Io amo (e nel suo messaggio me lo scrive tutto maiuscolo…) Mandello del Lario. Ricordo ancora la prima volta che ho guidato il mio Griso dalla Francia per il raduno nel 2017. Un lungo viaggio che mi ha condotta in paradiso. C’erano migliaia di Guzzi e migliaia di Guzzisti….per la prima volta non ero più nella minoranza motociclistica, come negli USA! Ho amato il calore e la cordialità degli appassionati e della gente di Mandello. Da allora sono tornata quasi ogni anno e ci passo almeno un paio di volte per godere delle strade attorno al lago.
Cambiamo adesso continente; andiamo in USA ad un raduno Moto Guzzi… Cosa ci racconti?
“Negli Stati Uniti ho partecipato tempo fa ad un Rally Moto Guzzi denominato “NADA”, a Lake Henshaw, nel sud della California. È stato un momento speciale con persone fantastiche. Eravamo in circa in trenta a partire e siamo andati sulla costa orientale degli Stati Uniti. La partecipazione è davvero straordinaria, con oltre diecimila persone! Un vero e proprio record.
Cosa vuol dire per te essere motociclista?
“Essere una motociclista è… semplicemente grande! La maggior parte delle persone è sorpresa quando scopre che io guido una moto. Sono ancora più sorpresi quando arrivo su un mezzo da 1200cc. Presumono che io abbia un 125, o forse una 250. Trovo che la maggior parte delle persone sia piuttosto entusiasta e, naturalmente, essere una donna mi rende più “conosciuta” nel mondo Guzzi… siamo meno numericamente! Vado in moto perché amo questa dimensione e non riesco ad immaginare di rinunciarvi. Come tanti hanno già detto, adoro la sensazione di libertà che provo in moto. La sensazione di poter semplicemente gettare una borsa sulla schiena e partire dove voglio, facendo nuove scoperte in arrivo”, questo è il pensiero di Tracy Nuzzo, che non possiamo non condividere.
Racconta però, della “tua” Moto Guzzi
“Le Moto Guzzi hanno carattere e personalità. Non sono mezzi “normali”. La mia Griso è un esempio calzante. Quella sensazione che provo dal suono del motore, il modo in cui si piega leggermente quando apro un po’ il gas, la risposta, la potenza, la bellezza… È semplicemente una moto dall’aspetto e dalle sensazioni straordinarie. Non è un veicolo -facile-, però, ci vuole pratica ed esperienza. Sono orgogliosa di aver trascorso gli ultimi dieci anni imparando a massimizzare il suo potenziale”, conclude.
Cosa ne pensi delle Guzzi moderne?
“Mi piacciono le Guzzi moderne e apprezzo molto la V85TT. Mi piacerebbe avere una moto da portare in fuoristrada, come facevo in gioventù. Ovviamente vorrei la versione Centenario, che corrisponderebbe alla livrea della mia Griso! Ho fatto un giro di prova a Mandello, grazie ad Agostini, e ho trovato la V85TT una moto molto interessante, agile con una posizione di guida comoda. Non vedo l’ora di scoprire la nuovissima V100 Mandello”, afferma con entusiasmo.
Possiamo aspettarti al nostro incontro di quest’anno come “Ospite Speciale”?
“Bene, io attualmente vivo in Francia. Potete sicuramente contare su di me per essere a Mandello del Lario per il Raduno 2022, dove spero che tutti potremo celebrare la gloriosa storia E il promettente futuro del nostro marchio motociclistico preferito: Moto Guzzi!!”.
Grazie allora Tracy per la tua preziosa testimonianza, ci si vede sulla strada…