“Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi. Io voglio chiedere chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati. La legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati”.
E’ lo sfogo di un padre che, sulla base delle dichiarazioni di una coetanea italo-svedese (19enne all’epoca dei presunti fatti) conosciuta a Porto Cervo nell’estate del 2019, ha visto il figlio 21enne e i suoi amici sbattuti in prima pagina come dei mostri.
In questo caso, però, il papà dell’indagato per violenza sessuale (Ciro Grillo) è il leader del M5S Beppe Grillo che ha ripreso il suo sfogo su un video, poi pubblicato sui social network.
Violenza sessuale a Porto Cervo, interrogato Ciro Grillo
“Sono liberi da due anni – ha aggiunto Grillo – se fossero degli stupratori seriali ce li avrei portati io in galera a calci nel culo.
Allora, perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c’è stato niente. Perché chi viene stuprato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano.
Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera.
C’è un video, passaggio per passaggio, dove si vede che c’è la consensualità: un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori”.
Il video pubblicato da Beppe Grillo