Se oggi sentiamo la frase, un po’ desueta in realtà, “sei una testa di rapa”, magari declamata con un certo vigore, siamo quasi certi di ascoltare un insulto.
Tutto questo forse perché le rape, malgrado le riscoperte virtù alimentari appaiono come ortaggi piuttosto poveri e dagli scarsi contenuti nutrizionali.
Se però cambiamo solo una lettera a questa locuzione, il senso viene radicalmente trasformato.
“Testa di Rapa”, diventa allora un complimento, così elevato da diventare il titolo di un libro. Ma andiamo con ordine.
Nella nostra frase l’ortaggio in questione ha la lettera maiuscola in quanto è un cognome.
Si tratta infatti del cognome del prof. Gino Rapa, notissimo a livello nazionale per le sue iniziative dal grande valore culturale, già insegnante di lettere, che in tempi di lockdown ha iniziato a scrivere sui social network sull’uso di alcuni termini.
Epidemia, endemia e pandemia venivano infatti spiegati nelle locuzioni corrette, volte a scoprirne le adeguate sfumature.
Dai termini purtroppo noti, il prof. Rapa ha iniziato ad analizzare nomi di marchi immediatamente riconoscibili, esaminandone l’origine etimologica.
Da Volvo ad Audi, da ASICS a Nike, è partita così la disamina dei singoli nomi, per poi arrivare ad esplorare espressioni tipiche, le cui origini si perdono nella “notte dei tempi”, per usare così una di queste.
Il successo è stato immediato. I post hanno avuto grande seguito e destato interesse. Tra i follower del professore ligure si sono notati alcuni nomi importanti di personaggi dello spettacolo tra cui Fiorella Mannoia che, con la giusta ironia, è stata nominata dal docente “capoclasse”.
Il successo della rubrica ha fatto sì che Radio Onda Ligure abbia contattato Gino Rapa per fare un trasmissione in pillole delle sue ricerche e spiegazioni.
L’interesse è aumentato in maniera esponenziale. A questo punto entra in scena l’editore “Del Delfino Moro” che propone al curatore delle iniziative di realizzare un libro.
Non uno dei tanti “print on demand” presenti in rete ma una’edizione vecchio stile con la rilegatura a filo e con la presenza di nomi importanti tra i collaboratori.
La copertina è stata curata da Mauro Moretti noto disegnatore, mentre la prefazione è stata scritta dalla “capoclasse” Fiorella Mannoia.
E, visti i valori che muovono le iniziative promosse da Gino Rapa, come non legare questa produzione ad uno scopo benefico? Infatti i proventi del libro, detratte le ovvie spese di produzione, saranno devoluti alla Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale “Gaslini” di Genova, che ha preso in cura il nipote dell’Autore nel momento della nascita.
“Presenteremo il progetto editoriale il 28 novembre alle 17.00 ad Albenga”, spiega Gino Rapa, “presso l’Auditorium San Carlo, uno spazio di oltre cento posti con il perfetto rispetto della normativa anti-covid.
Mi fa molto piacere l’interesse che ha destato il libro, incentrato sul linguaggio oggi sempre più povero. La voglia di scoprire e di approfondire ciò che si dice ogni giorno è segno tangibile di un percorso in controtendenza”.
L’evento sarà accompagnato dalle note di Pino Caratozzolo, che canterà canzoni legate ai vocaboli illustrati dal professore ligure. Ingresso gratuito. Roberto Polleri