Secondo sopralluogo dei sommozzatori Comsubin sulla nave Malta Seajewel
La procura di Genova ha avviato un’indagine per terrorismo in relazione all’incidente che ha coinvolto la Seajewel, un’imbarcazione battente bandiera maltese ormeggiata nel campo boa davanti alla costa savonese. La nave ha subito uno squarcio nello scafo a seguito di un’esplosione ancora da chiarire.
L’ipotesi di reato formulata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) è quella di naufragio aggravato dal terrorismo, segnalando la gravità dell’accaduto e l’attenzione delle autorità su un possibile atto doloso.
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Indagini coordinate dalla procura di Genova
Questa mattina, il procuratore capo Nicola Piacente insieme alla sostituta procuratrice Monica Abbatecola della Dda, ha tenuto un incontro operativo con la Digos di Genova e la Capitaneria di Porto, per fare il punto sulle indagini in corso e coordinare le prossime mosse investigative.
Nel frattempo, è stato effettuato un secondo sopralluogo da parte dei sommozzatori del Comsubin (il reparto d’élite della Marina Militare specializzato in operazioni subacquee), per analizzare dettagliatamente lo squarcio nello scafo della Seajewel e raccogliere ulteriori evidenze sull’esplosione.
Possibili scenari e ipotesi investigative
Le autorità stanno valutando diverse ipotesi, tra cui:
- Sabotaggio con finalità terroristiche, considerata la dinamica dell’esplosione.
- Incidente causato da ordigno o materiale esplosivo a bordo.
- Attacco mirato per motivazioni economiche o geopolitiche, dato il contesto internazionale e la bandiera maltese dell’imbarcazione.
Gli esperti di esplosivi della Marina Militare e gli inquirenti della Digos sono al lavoro per analizzare i residui dell’esplosione e ricostruire l’origine del danno strutturale allo scafo.
Seajewel: la nave maltese sotto i riflettori
La Seajewel è un’imbarcazione battente bandiera maltese. Al momento dell’esplosione, si trovava ormeggiata nel campo boa davanti alla costa savonese, una posizione considerata strategica per il commercio marittimo nel Mar Ligure.
L’attenzione è alta non solo per l’ipotesi di terrorismo, ma anche per l’impatto che un simile evento potrebbe avere sulla sicurezza marittima e sulla navigazione nella zona.
Sicurezza marittima e reazioni istituzionali
L’episodio ha sollevato preoccupazioni anche a livello istituzionale. Sono stati intensificati i controlli di sicurezza nei porti liguri, con particolare attenzione alle imbarcazioni provenienti da aree considerate a rischio geopolitico.
Il Ministero dell’Interno e il Ministero della Difesa stanno seguendo da vicino l’evolversi della situazione, coordinandosi con la Capitaneria di Porto di Genova per garantire la sicurezza marittima e prevenire eventuali minacce terroristiche.
Prossimi sviluppi delle indagini sulla Seajewel
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni con ulteriori sopralluoghi e analisi forensi. In particolare:
- Saranno condotti esami chimici sui residui dell’esplosione per identificare l’eventuale uso di esplosivi militari o artigianali.
- Si approfondiranno i collegamenti internazionali della Seajewel, esaminando la provenienza e la destinazione del carico a bordo.
- Gli esperti di terrorismo analizzeranno potenziali rivendicazioni o segnali di minacce terroristiche legate all’incidente.
La procura di Genova manterrà uno stretto riserbo sull’andamento delle indagini, data la delicatezza del caso e le implicazioni di sicurezza nazionale.
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