“Stamane si sono nuovamente registrate code: 10 chilometri tra Nervi e Recco e 10 chilometri tra Lavagna e Rapallo.
Non solo il Ponente e il nodo genovese, ma anche il Levante in ostaggio del Mit e di Autostrade a causa dell’incapacità del Governo a imporre un’idonea programmazione dei lavori, che si sarebbero potuti senz’altro potenziare durante il periodo di lockdown per l’emergenza coronavirus”.
Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega).
A12, incidenti | 8 km di coda tra Ge Est e Recco, 9 tra Chiavari e Rapallo
“I cantieri infiniti e i restringimenti di carreggiata sono terreno fertile per gli incidenti. Ne basta uno piccolo e per fortuna con un ferito non grave, come quello di stamane, per rimanere intrappolati in autostrada.
Non è tutto. Perché il traffico veicolare è stato poi convogliato verso la viabilità ordinaria, ossia l’Aurelia, dove ci sono dei cantieri all’altezza di Sori e a Mulinetti per lavori di pavimentazione che, peraltro, Anas avrebbe potuto programmare in tempi diversi.
Un lungo serpentone di auto in tutto il Golfo Paradiso, che ha paralizzato le attività e creato ulteriori situazioni di potenziale pericolo.
I liguri non possono continuare a subìre forti disagi e rimanere intrappolati nelle loro auto per ore a causa del braccio di ferro tra Governo e società concessionarie.
Pertanto, occorre sbloccare subito la Gronda di Ponente, già finanziata e però tenuta ferma prima dall’ex ministro Danilo Toninelli e ora dal ministro Paola De Micheli, ma bisogna pensare a realizzare anche il progetto della Gronda di Levante.
Invito tutti i sindaci della Liguria a ribellarsi e a unirsi compatti per portare la voce dei loro concittadini a Roma”.