Il Senato nel corso della discussione del cosiddetto “Decreto Genova” oggi ha dato la propria approvazione all’ordine del giorno presentato dal senatore genovese Francesco Bruzzone (Lega) relativo ai fondi per il lavoro straordinario della Polizia Locale di Genova.
“A seguito del crollo del Ponte Morandi – spiega il documento di Bruzzone – oltre alla gestione dell’emergenza delle prime settimane, si è verificata la necessità di garantire quotidianamente un presidio nella cosiddetta ‘zona rossa’ e in tutte le zone in relazioni alle quali è stata modificata la viabilità, al fine di assicurare la corretta gestione del traffico veicolare, in particolare nelle popolose zone della Valpolcevera, di Sestri Ponente, di Cornigliano e di Sampierdarena.
Il perseguimento di tale obiettivo ha comportato e comporterà ancora per diversi mesi un notevole incremento dei turni di servizio degli agenti di Polizia Municipale con conseguente necessario ricorso al lavoro straordinario diurno, notturno e festivo.
L’articolo 23 comma 2 del decreto legislativo 25 maggio 2017 pone un limite al salario accessorio, quindi anche allo straordinario, pari a quanto speso allo stesso titolo nell’anno 2016 (per il Comune di Genova 900.000 euro).
Al 30 settembre risultavano già spesi, soltanto per la Polizia Locale, quasi 300.000 euro e, pertanto, risulta evidente l’impossibilità per il Comune di Genova di rispettare il limite di legge in quanto ad oggi la previsione di spesa per gli anni 2018 e 2019 ammonta a circa il doppio di quanto normativamente previsto”.
L’iniziativa del senatore Bruzzone ha quindi impegnato il Governo Conte “a valutare la possibilità di adottare gli opportuni provvedimenti di carattere legislativo affinché il Comune di Genova possa utilizzare il ricorso al lavoro straordinario, per le attività strettamente connesse al superamento dello stato emergenziale, prevedendo con apposito atto normativo il rimborso della spesa, ovvero attraverso la possibilità di deroga al limite di legge previsto per il salario accessorio, di cui al disposto dell’art. 23 comma 2 del decreto legislativo 75 del 2017, per gli anni 2018 e 2019, utilizzando risorse proprie, anche con riferimento al fondo delle risorse decentrate relativamente alle maggiori spese derivanti dall’assunzione di personale temporaneo come previsto dal Decreto”.