E’ avvenuto oggi, giovedì 8 Luglio 2021 nella 344ª Seduta pubblica del Senato
Il Senato ha approvato la riforma costituzionale che attribuisce ai 18enni il diritto di voto per eleggere i rappresentanti del Senato.
Con il via libera, il Parlamento approva la riforma che verrà promulgata tra tre mesi che consentirà di richiedere il referendum confermativo, dato che alla Camera è mancata la maggioranza dei due terzi.
La votazione e i commenti dei senatori
L’Assemblea ha approvato in seconda deliberazione il ddl costituzionale 1440-B, modifica all’articolo 58 della Costituzione, in materia di elettorato per l’elezione del Senato della Repubblica.
Nelle dichiarazioni di voto favorevole, i senatori Grimani (IV-PSI) e Totaro (FdI) hanno osservato che sarebbe stato opportuno “ridurre anche i requisiti d’età dell’elettorato passivo del Senato per coinvolgere i giovani.”
Il senatore Bressa (Aut) e la senatrice Malpezzi (PD) hanno qualificato la modifica costituzionale che generalizza il voto a 18 anni come “l’inizio di un tempo nuovo.”
La senatrice De Petris (Misto-LeU), pur riconoscendo l’importanza del segnale nei confronti delle nuove generazioni, ha evidenziato come “la partecipazione politica dei giovani, il pluralismo politico e la rappresentanza sono questioni più complesse, anche alla luce della riduzione del numero dei parlamentari e della legge elettorale vigente.”
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Il senatore Grassi (L-SP) ha ricordato che sono “venute meno le ragioni storiche per distinguere gli elettorati delle due Camere.”
Il senatore Garruti (M5S) ha rivendicato il metodo di interventi limitati di modifica costituzionale e ha osservato che “l’estensione dell’elettorato attivo coniuga esigenze di rappresentanza e governabilità.”
Critico invece l’intervento del senatore Malan (FIBP) il quale, annunciando l’astensione, ha ricordato che “gli squilibri derivanti dalla riduzione del numero dei parlamentari, che indebolisce la rappresentanza, non sono compensati da una modifica che amplia il corpo elettorale del Senato.”
In dissenso dal Gruppo, i senatori Audino (M5S) e De Falco (Misto) che hanno annunciato il voto contrario alla modifica costituzionale, che “cela un disegno di soppressione del bicameralismo.”
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