Presentazione di un libro sul conflitto irlandese e spaccatura nella maggioranza Bucci. L’assessora comunale alla Cultura Elisa Serafini voleva negare sia il patrocinio, sia la sala pubblica concessa dal Municipio Medio Levante per l’iniziativa de “Il Ramo d’Oro” a seguito di un’interrogazione del consigliere Massimo Terrile (Pd) che in sostanza aveva bollato l’associazione culturale genovese come fascista.
Il tutt’altro che fascista o neofascista presidente del Municipio Francesco Vesco, con il pieno sostegno della maggioranza di centrodestra, ossia dello stesso schieramento che a Tursi sostiene Bucci, ha trovato una mediazione.
Non solo perché i libri storici, siano essi di destra o di sinistra, sono cultura e, nel caso di specie, sovversione e fascismo non c’entrano un fico secco. Ma perché “Il Ramo d’Oro” ha consegnato la necessaria dichiarazione in cui spiega di non essere un’associazione sovversiva o fascista, così come previsto dalla discutibile mozione, definita da molti “un autogol”, approvata lo scorso gennaio in Sala Rossa senza i voti di FdI e con qualche altra assenza nel resto del centrodestra.
Una “mozione antifascista” ma non “anticomunista” che, è bene ricordare, era già stata intelligentemente respinta dal sindaco Pierluigi Peracchini e dal consiglio comunale della Spezia e dal governatore Giovanni Toti e dal consiglio regionale della Liguria.
Così per accontentare Pd e Serafini il patrocinio del Municipio è stato tolto, ma la concessione della sala pubblica no.
Pertanto, oggi alle 16.30 presso i locali municipali di via Mascherpa 34 rosso alla Foce, è in programma la presentazione di “Storia del conflitto irlandese” editore Odoya, del bravo storico e giornalista Riccardo Michelucci, che alcuni anni fa vinse anche il premio letterario “Firenze per le culture di pace”.
Tutto ciò non senza polemiche. Infatti, se la sinistra esulta, la destra non ci sta.
“Poco importa che in tale occasione si parlasse del Conflitto tra Irlanda e Regno Unito – hanno spiegato i giovani di FdI – il provvedimento è stato dichiaratamente preso contro l’associazione culturale Il Ramo d’Oro per la sua posizione culturale tradizionale e non contro l’evento in sé, in uno scenario che ricorda pericolosamente gli ‘psicoreati’ di Orwelliana memoria.
Da parte nostra, come Gioventù Nazionale Genova, ribadiamo piena solidarietà all’associazione culturale Il Ramo d’Oro. Per lunghi anni essa ha costituito un baluardo di cultura non-conforme e ci onoriamo di aver ospitato alcuni loro esponenti a Novembre nel corso della presentazione da noi organizzata del libro ‘Essere Comunità’.
In occasioni come queste ci sentiamo in dovere di ribadire la nostra posizione di totale opposizione alla mozione liberticida, che Fratelli d’Italia, nostro partito di riferimento, non ha votato, dando prova di una lungimiranza politica che è mancata ai colleghi della coalizione.
Ci viene spontaneo domandarci se in futuro la giunta Bucci negherà le sale pubbliche anche a noi, colpevoli di dichiararci amici del Ramo d’Oro. Con buona pace del massiccio e sincero supporto che abbiamo dato all’attuale sindaco nella recente campagna elettorale”.
Più soft, ma pungente il presidente della IV Commissione comunale Cultura, Valeriano Vacalebre (FdI) che si è dissociato dalle posizioni sinistrorse dell’assessora comunale alla Cultura: “Piccolo stai attento a dove metti i piedi…Papa’ stai attento tu…io seguo i tuoi passi. Gli esempi vanno seguiti. E noi per i nostri figli lo siamo. I miti vanno raccontati affinché un domani possano trarne spunto. I fatti che hanno scritto la storia d’Europa vanno conosciuti e discussi. Comincerò a far conoscere ai miei bimbi due grandi irlandesi, Eamon de Valera e Michael Collins”.
Palazzo Tursi ha reagito alle polemiche, con la seguente nota stampa: “Il Comitato Permanente della Resistenza della Provincia di Genova, riunitosi sotto la Presidenza e alla presenza del sindaco Marco Bucci, ha fatto propria una dichiarazione proposta da Mino Ronzitti, Presidente dell’ILSREC, Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea, che in merito alla polemica scaturita dall’iniziativa dell’Associazione ‘Il Ramo d’Oro’ ha espresso apprezzamento e solidarietà verso l’assessore Elisa Serafini. L’assessora alla Cultura del Comune di Genova, in coerenza con la mozione approvata dal consiglio comunale, ha assunto una posizione chiara e netta che fa onore a Lei e al ruolo che ricopre. Il Comitato ricorda inoltre che il 25 aprile (Giorno della Liberazione dal nazi-fascismo) è, insieme al 2 giugno, data a fondamento della Repubblica e della democrazia in Italia, patrimonio inclusivo di tutta la comunità nazionale”.