UDINE. 12 MAG. Ancora una volta i capricci del tempo hanno fermato il cammino italiano del pellegrino Sergio Giusto. Oggi una pioggia insistente, che rende impossibile e pericoloso proseguire la via verso la Liguria, costringe così l’ambasciatore ingauno a sostare. Si trova a Precenicco, un comune di 1.500 abitanti sul fiume Stella, noto soprattutto agli appassionati delle due e quattro ruote per il suo Circuito automobilistico internazionale,
Ieri Sergio ha compiuto la XXIVesima tappa da Aquileia a Precenicco, percorrendo in Friuli Venezia Giulia una trentina di chilometri, in provincia di Udine, sul Cammino di San Martino.
Il giorno precedente ad Aquileia Giusto ha fatto tante cose: ha visitato la Cattedrale ed i siti di valore archeologico. Ha incontrato una delegazione delle autorità religiose della Diocesi, ha seguito una conferenza di Padre Eugenio Aliata, restauratore dei Sacri Teli del Santo Sepolcro in Gerusalemme ed è stato anche il protagonista di un bel servizio televisivo mandato in onda da Tele Friuli.
Come ambasciatore delle scuole ingaune ha anche incontrando Tullia Trimarchi, Dirigente dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Aquileia. Durante l’incontro c’è stato un collegamento in videoconferenza con Mariarosa Villa dell’Istituto Comprensivo 2 di Albenga, con gli auspici e gli intenti di future collaborazioni. Riccardo Badino (Fondazione Oddi, ed ex dirigente scolastico) ha espresso soddisfazione per gli importanti contatti attivati da Sergio con le scuole ungheresi, croate, slovene ed italiane che fin qui incontrato ed ha ringraziato la Direttrice Generale del MIUR per il Friuli Venezia Giulia Patrizia Pavatti ed il Provveditore, Dino Castiglioni.
Sergio è stato molto colpito dall’ incontro con Padre Aliata: “Quella di Padre Aliata- ci ha detto Sergio- curatore del restauro dei Sacri Teli del Santo Sepolcro è stato davvero un momento importante del mio pellegrinaggio. Non solo per quello che ha detto, ma anche perchè questo incontro è stato ospitato in un luogo affascinante: l’Ospitale di San Giovanni, uno degli ultimi veri “spitali” dei pellegrini, particolarmente numerosi quelli provenienti dalla Polonia. Un incontro di grande profondità che mi ha dato tanta carica ed un motivo in più per lavorare con passione al sentiero di San Martino, in chiave di fede e in chiave turistica. Per questo oggi mi occuperò anche di studiare approfonditamente le mappe. Mi sono reso conto che da Aquileia a Precenicco ho camminato per una trentina di chilometri, sempre fra boschi e pascoli, ma ahime su asfalto. Mi sono perciò reso conto che così non va bene. Tracciare un vero sentiero, di fascino e rispetto per il pellegrino, richiede anche necessari passaggi più naturali. E’ perciò necessario che mi metta a cercare altre strade, ancora oggi percorribili, o sentieri, mulattiere o via antiche”.
CLAUDIO ALMANZI