I militari del Nucleo Investigativo di Genova ieri hanno riferito di avere arrestato a Marassi una 30enne di origine bosniaca a seguito dell’emissione di un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzione della Procura della Repubblica di Genova, in relazione all’espiazione della pena di 5 anni e 10 mesi di reclusione inerente diverse sentenze di condanna per furti con destrezza, lesioni ed evasione, commessi fra il 2009 ed il 2015.
La nomade era stata arrestata più volte in flagranza di reato poiché si rendeva responsabile di furti con destrezza avvenuti nel Tigullio (Rapallo, Chiavari e Santa Margherita Ligure) e Cinque terre.
In tali occasioni con la complicità, anche di altre nomadi e sfruttando l’affollamento dei mezzi pubblici si era impossessata di portafogli di ignari cittadini e turisti (giapponesi, inglesi e americani).
Alcune delle vicende delittuose erano state commesse, con la complicità di connazionali minorenni, mentre non era stata lasciata in prigione, ma messa soltanto agli arresti domiciliari.
Nel 2018, al fine di arginare la spiccata propensione a delinquere della bosniaca, era stata irrogata la stessa la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Genova.
La 30enne, dopo le formalità di rito, è stata finalmente rinchiusa nel carcere di Genova Pontedecimo.