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‘Sestri’: lavoro, firma accordo tra Comune carceri Chiavari

Detenuto evaso da Chiavari e tentativo di suicidio a Marassi
Il carcere di Chiavari

È stato firmato pochi giorni fa il rinnovo del protocollo tra il Comune di Sestri Levante e la Casa circondariale di Chiavari per un programma di attività lavorative finalizzata all’integrazione socio lavorativa di persone detenute.

Il progetto, attivo dal 2016, ha coinvolto 17 detenuti che si sono alternati presso servizi comunali e Mediaterraneo Servizi dove si sono occupati di piccole manutenzioni sia interne che esterne, allestimento eventi ma che sono stati impiegati anche nel servizio mensa e presso il sistema bibliotecario. Attualmente sono 2 le persone attive all’interno del progetto.

Una buona prassi che porta concrete opportunità rieducative e di miglioramento della qualità della vita per i soggetti coinvolti, grazie al riavvicinamento con il mondo del lavoro, attraverso un percorso di consapevolezza e cambiamento in una logica di promozione alla partecipazione alla vita civile. Un programma utile per prevenire processi di marginalizzazione sociale una volta scontata la pena e a delineare di conseguenza progetti di sostegno, partendo proprio dalle professionalità individuate nel percorso di ciascun partecipante al progetto già all’interno del carcere.

«Ringrazio la Direzione della Casa circondariale di Chiavari per il supporto in questo percorso, che costituisce un ottimo modello di integrazione socio lavorativa in grado di dare concretezza all’elemento rieducativo e di recupero sociale che dovrebbe essere il fine più importante della pena detentiva – dichiara la Sindaca di Sestri Levante, Valentina Ghio. – Dare l’opportunità di un riavvicinamento, seppure graduale e parziale, con il mondo del lavoro significa dare ai detenuti concrete possibilità di una vita normale una volta scontata la pena: è evidente l’importante valore formativo di questo tipo di esperienza, che si unisce al beneficio indiretto di cui godono i cittadini attraverso la funzione riparativa del danno che il detenuto ha arrecato alla collettività».

«Il protocollo stipulato con la Casa circondariale di Chiavari ha permesso in questi anni di realizzare diversi interventi manutentivi sugli immobili affidati a Mediaterraneo Servizi, fatto che ovviamente ci soddisfa – dichiara Marcello Massucco, amministratore di Mediaterraneo Servizi. – Ma ancora più importante in questo progetto, è stata la funzione di primo reinserimento sociale dei detenuti: un percorso di crescita in cui accompagniamo persone con le storie più diverse, e che ha un valore umano importante che ha accresciuto tutti noi». ABov