“Fiumi di parole in consiglio comunale a Sestri Levante, ma mai il tempo per due parole sui torrenti.
E il risultato di chi non vuole ascoltare è evidente a tutti, sotto forma di un cartello di divieto di balneazione alla foce del Gromolo dopo l’ordinanza emessa dal sindaco Francesco Solinas.
Un divieto che, per fortuna, o meglio solo grazie alla posizione assunta anni fa dagli operatori turistici sestresi, riguarda una limitatissima porzione di arenile e non pregiudica l’attività di aziende e l’immagine di Sestri Levante”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri comunali Diego Pistacchi (Sestriamo/Forza Italia) e Marco Conti (Fratelli d’Italia) intervenendo sull’esito sfavorevole dei campionamenti Arpal nel Gromolo.
“Dal 23 giugno scorso – hanno aggiunto Conti e Pistacchi – giace nelle mani del presidente del consiglio comunale una nostra interpellanza sulla situazione delle foci del Gromolo e del Petronio. Situazione insostenibile sotto gli occhi e sotto il naso di tutti.
La chiusura innaturale della foce, in particolare del Gromolo, ha prodotto il ristagno delle acque.
Come impone la natura, in occasione della prima forte pioggia, il Gromolo ha sfondato l’argine di sabbia e ha scaricato tutto in mare.
I prelievi di Arpal hanno certificato il momentaneo sforamento dei limiti nel punto di immissione in mare, peraltro per la malcelata soddisfazione palesata sui social anche da esponenti della maggioranza.
La nostra interpellanza, con la quale si voleva discutere in consiglio la questione della chiusura e le soluzioni alternative, non è mai stata affrontata perché ogni volta veniva interrotta prima la seduta.
Per le vie brevi, la spiegazione offerta alla chiusura della foce, era che ‘gli uffici dicono che si è sempre fatto così’. Cioè, come in molti altri settori, si è continuato a fare quello che faceva la precedente amministrazione, alla faccia della discontinuità.
Gli uffici comunali, peraltro, in passato non avevano mai avuto nulla da eccepire al fatto che Arpal facesse i prelievi in un punto difforme a quanto indicato esplicitamente dalla legge regionale. Solo un deciso scambio epistolare degli operatori economici, nonostante il disappunto della passata amministrazione, aveva contestato ad Arpal questa ‘anomalia’ e aveva portato a una corretta revisione dei prelievi, che oggi fa sì che l’esito negativo e il conseguente divieto di balneazione riguardino un assai limitato specchio acqueo.
Il mare a Sestri è risultato, per fortuna, nella sua quasi interezza, di qualità eccellente, con l’unica eccezione di pochi metri in un punto dove praticamente mai nessuno si tuffa.
Se ci fosse davvero volontà di accettare l’offerta di collaborazione da parte di tutta la maggioranza che sostiene il sindaco Solinas, si sarebbe potuto affrontare per tempo questo problema, e magari risolverlo, anche grazie all’esperienza di chi conosce davvero il territorio di Sestri Levante più che quello di Comuni vicini.
Spiace perché l’emissione di un divieto di balneazione comporta, in automatico, la mancata concessione della bandiera blu per diversi anni nel tratto di mare interessato. Un fiore che nessuna amministrazione dovrebbe volersi mettere all’occhiello”.