La polizia ha denunciato in stato di libertà due italiani di 29 e 39 anni resisi responsabili, in concorso, del riciclaggio di veicoli e motoveicoli.
Lo scorso ottobre è stato ritrovato un motoveicolo rubato, riconosciuto dal proprietario grazie ad alcune finiture personalizzate, ma la cui targa e telaio erano diversi dall’originale.
Il telaio, in particolare, corrispondeva ad un’altra moto della quale il proprietario, il 29enne genovese in seguito indagato, aveva denunciato prima lo smarrimento della targa e poi, a distanza di giorni, il furto del mezzo stesso.
L’indagine che ne è scaturita, grazie ad una sapiente raccolta di informazioni, anche attraverso i Social network ed i siti di compravendita online, nonché ad una profonda conoscenza della microcriminalità del quartiere, ha consentito ai poliziotti del Commissariato Sestri Ponente di individuare un meccanico di 39 anni che aveva procurato al 29enne, per soli 50 euro, il telaio di una moto, di cui poi è stato simulato il furto, al solo scopo di utilizzarne i documenti per ripunzonare la moto realmente rubata e ritrovata lo scorso ottobre.
La perquisizione nel garage del meccanico ha permesso il sequestro di numerosi caschi rubati, telai contraffatti, motori privi di numero identificativo o con numeri contraffatti, nonché tutto il necessario per la punzonatura.