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Sestri Ponente, ucciso e fatto a pezzi: ergastolo per i due egiziani

Barberia a Sestri Ponente (foto di repertorio)

I giudici della Corte d’Assise di Genova stamane hanno condannato all’ergastolo i presunti assassini di Mahmoud Abdalla, il barbiere di 19 anni ucciso nel luglio 2023.

La pena e’ stata inflitta ad Abdelwahab Kamel detto ‘Tito’, cittadino egiziano di 27 anni, e Abdelghani Ali’ detto ‘Bob’, suo connazionale di 26 anni.

I due nordafricani erano i datori di lavoro di Abdalla nel ‘Barber Shop Ali”, che si trova nel quartiere genovese di Sestri Ponente.

Il giovane, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, venne ucciso in un appartamento di via Vado, usato come dormitorio da vari dipendenti della barberia.

Il suo corpo venne infilato in una valigia, portato a Chiavari (dove i nordafricani gestivano un altro salone) e, una volta fatto a pezzi, i resti del suo cadavere vennero abbandonati nel torrente Entella.

La testa del giovane non è mai stata mai ritrovata, altri pezzi del corpo vennero ritrovati poco al largo di Santa Margherita Ligure.

Il 19enne, secondo i giudici, sarebbe stato ucciso perche’ voleva lasciare la barberia per un altro posto di lavoro in quanto’ veniva sfruttato dai connazionali.

Per i giudici che hanno pronunciato la sentenza di ergastolo, l’omicidio venne compiuto con gelida brutalita’ da entrambi, mentre i due nordafricani nel corso delle indagini e durante il processo, anche stamane, si sono rimbalzati a vicenda la colpa.