Una 39enne genovese è stata denunciata dalla polizia per furto
Una mamma che spinge un passeggino con una bimba di otto mesi che sorride con innocenza a tutti è un’immagine che non fa sospettare che nella sacca portaoggetti della stessa carrozzina ci siano diversi capi di abbigliamento, prodotti per capelli e per il trucco, una confezione di pannolini per bambini ed un biberon appena rubati.
Uomini del Commissariato Sestri, impegnato in quotidiani servizi svolti in abiti civili finalizzati alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, riceve da giorni segnalazioni dai commercianti di Via Sestri che si accorgono di sistematiche sparizioni di merce dagli scaffali e, in concomitanza della scoperta di questi furti, ricordano la presenza in negozio di una giovane mamma e di una bimba di pochi mesi su di un passeggino.
A volte insieme a loro viene visto anche un uomo che sembra essere il papà della bambina.
Durante uno dei citati servizi i poliziotti fermano la donna, la quale inizialmente protesta per il controllo e di malavoglia li segue in Commissariato.
Dagli accertamenti in banca dati si evince che la stessa ha piccoli precedenti a suo carico, è madre di altri tre minori, due dei quali affidati al Comune di Genova e collocati in una casa famiglia ed una ancora convivente con lei.
Il compagno, padre della bimba di pochi mesi, è soggetto pregiudicato, da lei stessa denunciato qualche mese fa per maltrattamenti, eppure ancora legato sentimentalmente a lei.
La 39enne, che non svolge attività lavorativa, ammette di avere rubato durante quel pomeriggio in due distinti esercizi commerciali dei quali si acquisisce la denuncia dei negozianti e la donna viene denunciata in stato di libertà.
Qualche giorno dopo arriva in Commissariato un altro esercente che denuncia il furto di 24 pezzi di dolciumi per un valore di circa 90 euro. L’unica cliente presente in negozio è una giovane mamma con una bimba di pochi mesi nel passeggino.
La visione dei filmati del sistema di videosorveglianza del negozio inchiodano inequivocabilmente la donna che viene quindi denunciata per una seconda volta.
Sono state effettuate le segnalazioni di rito anche per vagliare la situazione personale e familiare della donna che, di certo, non è tra le più semplici.