Lunedi 25 maggio aveva chiuso i ripetitori la storica Imperia TV, il 31 è toccato ad Antenna Blu
Bei tempi quelli di Radio Antenna Blu. I tempi di quando Luisa Maria Gorgazzi, artista e pittrice, in una torretta seicentesca sulle alture di Sestri Ponente diede vita ad una radio.
A Sestri c’era Radio K2 che imperava, ed Antenna Blu era una valida alternativa. Poi Radio K2, che era di proprietà dei fratelli Gay, che avevano una grossa fabbrica di plastica nella delegazione, venne a sorpresa ceduta ad un imprenditore di Cogoleto, che immediatamente la trasformò in “Radio Nostalgia”, quella che sino allo scorso anno era il punto di riferimento dei tifosi rossoblu per le radiocronache del Genoa. Storia recente dice che Nostalgia ha cambiato proprietà.
Si continuano a fare le radiocronache del Genoa ma gli splendidi studi di Corte Lambruschini sono stati spostati in piazza Piccapietra.
Ma torniamo a Antenna Blu Television. E’ stata una settimana tragica per le televisioni liguri.
Lunedi 25 maggio aveva chiuso i ripetitori la storica Imperia TV, una emittente seguitissima nel Ponente ligure, in special modo nell’Entroterra di Imperia e Sanremo.
Motivo, la mancanza di introiti pubblicitari, accentuati dal coronavirus che ha di fatto bloccato tanti contratti.
E’ invece notizia del 1° giugno, ma era nell’aria da una quindicina di giorni, che anche l’emittente Antenna Blu, con sede nella centralissima Galleria XII Ottobre a Genova, dove collaboravano prestigiose firme (tra gli altri ricordiamo Dario Vassallo, Pierluigi Gambino, Andrea Torti, Roberto Bordi e Franco Avanzini) ha spento i ripetitori e comunicato la chiusura definitiva delle trasmissioni al MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico.
L’ufficialità è arrivata con un comunicato ufficiale firmato del Direttore Responsabile della Televisione, il noto giornalista Beppe Nuti sulla breccia con esperienza bravura da oltre mezzo secolo.
Nel comunicato si legge: “Antenna Blu TV Genova, storica emittente genovese, da ieri 31 maggio 2020 non esiste più. Dopo la scomparsa dell’editore, Paolo Cavanna (che l’aveva creata) avvenuta nel dicembre scorso, la moglie Cristina ha comunicato al sottoscritto ed alla Redazione di aver inoltrato al MISE la richiesta per lo spegnimento anticipato delle frequenze televisive”.
Beppe Nuti spiega anche che per la moglie dell’editore “non era più sostenibile nè economicamente nè fisicamente la continuazione di Antenna Blu dopo la scomparsa del marito Paolo”.
Come dicevamo, Antenna Blu nacque negli anni ’80 come emittente radiofonica (Radio Antenna Blu) nella delegazione genovese di Sestri Ponente, ed aveva sede in una storica e pittoresca torretta sulle alture, vicino all’ospedale.
Negli anni aveva ottenuto un ottimo seguito; poi attorno all’anno 2000, la decisione di fare il grande passo e trasformarsi in TV.
Una scelta azzeccata, con un pubblico in continua crescita. Poi il trasferimento nel cuore di Genova, sino all’improvvisa e dolorosa scomparsa del suo “papà”, nel dicembre 2019, Paolo Cavanna.
Continua Beppe Nuti: “A seguito della decisione della signora Cristina Cavanna, ho ovviamente rassegnato le dimissioni, con effetto immediato, da Direttore Responsabile.
Mi resta dentro l’amarezza – conclude Nuti – pensando a tutti quelli che hanno collaborato con professionalità e dedizione, per la fine di una storia che lascia in tutti noi un forte amaro in bocca.
L’augurio per tutti quelli che ci hanno seguito con affetto in questi anni è di rivederci presto”.
A questo punto alla città di Genova restano soltanto tre emittenti Tv (a fine secolo scorso erano una decina…), vale a dire Telegenova (la più anziana in assoluto, nacque attorno al 1974), Telenord e Primo Canale.
A Lavagna inoltre c’è l’inossidabile e pienamente inserita nel tessuto sociale Entella TV, impeccabilmente guidata da decenni dalla famiglia Pinat, Marco in testa: un vero punto di riferimento per il Levante e tutte le valli del Chiavarese. Insomma, un momento non facile. Anche se sembra che nel mondo delle Tv genovesi qualcosa di concreto si stia già muovendo… staremo a vedere. Tempo al tempo…
Franco Ricciardi