Si tratta di un genovese 26enne che si è presentato sotto casa della ex
Ieri, in tarda serata, i poliziotti hanno arrestato un 26enne genovese per atti persecutori. Il giovane si è presentato presso l’abitazione dei genitori della sua ex, in zona Cornigliano, suonando insistentemente al citofono, pretendendo con fare minaccioso ed aggressivo di incontrare la ragazza.
Giunti sul posto, gli agenti lo hanno trovato in un evidente stato di agitazione, nei pressi del portone e gli hanno chiesto spiegazioni circa il suo comportamento.
Il giovane, assumendo un atteggiamento vittimistico e dimesso, ha raccontato di essere stato minacciato e poi aggredito dai parenti della sua ex fidanzata ed ha rappresentato la volontà di incontrarli per un chiarimento.
La versione della giovane ha però descritto una situazione ben differente: dalla fine della loro relazione durata appena 5 mesi, il 26enne ha cominciato a tormentarla insultandola sui social, appostandosi davanti ai luoghi da lei frequentati con fare minaccioso, imbrattandole la porta di casa con scritte volgari, millantando il suicidio, tutti comportamenti insopportabili e tali da costringerla a cambiare le abitudini di vita e a trasferirsi a casa della madre, unico luogo considerato sicuro.
Nonostante questo lui non ha mai smesso di tormentarla neanche quando lei, circa una settimana fa, ha presentato querela nei suoi confronti per atti persecutori.
Ieri sera, in preda alla gelosia e determinato ad incontrarla, si è presentato sotto casa dei suoi genitori insultando lei e tutta la sua famiglia.
I poliziotti, realizzata la gravità della situazione e il reale pericolo che potesse degenerare, lo hanno arrestato associandolo presso il carcere di Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.