“Obiettivo principale di questa operazione è provare a liberare l’area dalle edificazioni abusive e soprattutto dall’inquinamento. Una situazione davvero pesante, che ha portato a un processo nell’ambito del quale siamo pronti come Comune a costituirci parte civile. Questo intervento lo dobbiamo a chi vive qui e da anni sopporta un’intollerabile situazione di inquinamento e danno ambientale”.
Lo ha dichiarato ieri il sindaco del Pd Daniele Montebello, a seguito dello sgombero e della demolizione con la ruspa di una casa al campo rom sul territorio del Comune di Casteluovo Magra in provincia della Spezia.
L’operazione si è svolta con l’ausilio di Polizia e Carabinieri.
La demolizione è avvenuta in via Gragnola (zona Tavolara). Dagli anni Novanta nella zona si è insediata una numerosa famiglia rom, che nel tempo ha realizzato una serie di edifici abusivi, con varie presunte violazioni di vincolo paesaggistico, idrogeologico e di zona agricola.
Inoltre, le attività svolte nell’area dalla famiglia rom avrebbero portato, come rilevato anche lo scorso anno da Asl e Arpal, a una grave situazione di inquinamento per la quale alcuni nomadi andranno a processo il prossimo dicembre, con l’accusa di reati ambientali.
Tra le varie contestazioni, ci sono quelle che riguardano plastica bruciata per estrarre rame con pericolo di diossina, di demolizione di auto e smercio abusivo di ricambi con residui delle lavorazioni gettati e riversati nel canale adiacente.
Sulla scorta degli accertamenti di Asl e Arpal, si stima che la bonifica dell’area costerebbe al Comune almeno 35mila euro.
Le ultime indagini erano state sollecitate l’anno scorso dall’ex consigliera regionale e attuale senatrice Stefania Pucciarelli (Lega).
“La ruspa al campo rom di via Gragnola – ha spiegato Pucciarelli – è una battaglia della Lega fin dal 2013. Finalmente in via Gragnola sono ritornate, dopo che le Autorità avevano ordinato la demolizione di alcuni caseggiati abusivi in passato. Roghi tossici, inquinamento, rifiuti e condizioni igieniche precarie sono una realtà che in prima persona ho ripetutamente segnalato negli anni scorsi, attivandomi sia per spronare l’amministrazione comunale a prendere iniziative concrete sia per ottenere un maggiore presidio del territorio da parte delle Forze dell’ordine.
Ricordo bene che soltanto dopo l’interessamento della Lega ci fu una presa di coscienza del problema da parte dell’amministrazione comunale, che fino ad allora aveva ignorato la realtà dei fatti. Ebbene, oggi raccogliamo i primi frutti. I cittadini residenti nei dintorni o proprietari di terreni hanno subito per troppo tempo una situazione insostenibile.
È l’inizio di un cambio di rotta che potrà essere ulteriormente rafforzato se, alle prossime elezioni amministrative, la Lega entrerà in Comune come forza di maggioranza. Infatti, sebbene a un anno dal voto il sindaco del Pd abbia improvvisamente scoperto la tolleranza zero verso l’abusivismo, serve una amministrazione più attenta alle tematiche della sicurezza, della salute pubblica e dell’osservanza delle regole”.