In fuga a Genova, è stato fermato mentre si imbarcava su un traghetto per la Tunisia
La polizia di Genova, nell’ambito di un’attività di cooperazione giudiziaria tra la Procura della Repubblica di Genova e quella di Cannes, in collaborazione con personale della Police Nationale francese, ha dato esecuzione nella mattinata di sabato 18 maggio u.s. ad un Mandato di Arresto Europeo nei confronti di Jeridi Mourad, nato a Cannes, classe 1987, indagato per quattro episodi di violenza sessuale avvenuti nella zona di Cannes tra il 1° giugno 2014 e l’11 maggio 2019, nonché per l’utilizzo abusivo di segni distintivi tipici delle Forze di Polizia al fine di commettere delitti.
In particolare il 31enne, esibendo equipaggiamento che simulava quello in uso alla Polizia francese, tra cui un lampeggiante blu ed una pistola di grosso calibro, adescava prostitute a Cannes e dintorni, spacciandosi per poliziotto e costringendole così, mediante violenze e ricatti di vario genere, a consumare rapporti sessuali con lui a bordo della sua autovettura.
Sentitosi braccato, il Jeridi lasciava il territorio francese all’alba di venerdì scorso, a bordo di una BMW X5, diretto verso Genova.
Rifugiatosi in un hotel economico nella delegazione di Sampierdarena, il fuggitivo prenotava un biglietto sulla prima nave per la Tunisia, in partenza il pomeriggio successivo.
Le immediate indagini, avviate nella cornice della collaborazione tra Forze di Polizia europee, consentivano di localizzare in quello stesso giorno il veicolo del ricercato, parcheggiato a poca distanza dall’hotel dove alloggiava.
Nella mattinata seguente scattava dunque il blitz, condotto dai poliziotti della Squadra Mobile, in collaborazione con i colleghi della Digos, della Polizia di Frontiera Marittima di Genova e con la partecipazione di personale della Polizia Nazionale Francese, appositamente giunto a Genova nelle prime ore del mattino.
Il Jeridi veniva intercettato, bloccato e perquisito mentre si accingeva a salire sulla sua auto per dirigersi al terminal portuale, dal quale si sarebbe imbarcato per la Tunisia. Conformemente all’Ordine di Indagine Europeo pervenuto dalle Autorità francesi, l’autovettura dell’arrestato veniva sottoposta a rilievi tecnici e perquisizione al fine di rilevare fonti di prova, tra cui fondamentali potrebbero rivelarsi le tracce biologiche.
Al termine degli atti di rito l’arrestato veniva condotto alla Casa circondariale di Pontedecimo.