“Colpisce leggere che Ivaldi, senza alcuna competenza e in modo del tutto improprio, si interessi di soluzioni per il trasporto da Brignole a Prato, territorio che non riguarda il Municipio III Bassa Val Bisagno per cui è candidato. Una forzatura che, per di più, avviene senza presentare alcun progetto concreto, né alcuna modalità tecnica definita per una soluzione su sede propria, oggi indispensabile per i cittadini della Media Val Bisagno.
Ed è altrettanto grave che, con dichiarazioni prive di basi tecniche e prive di reale progettualità, insieme a Leoncini mettano a rischio l’unica vera possibilità di migliorare radicalmente il trasporto pubblico della vallata ossia lo SkyMetro.
Il rischio concreto è che i cittadini siano condannati ancora una volta a subire tempi di percorrenza insostenibili, anche superiori a un’ora e mezza tra Prato e Brignole in condizioni meteo difficili”.
Lo ha dichiarato ieri il presidente del Municipio IV Media Val Bisagno, Maurizio Uremassi, rispondendo alle polemiche del Pd e di AVS sul progetto dello SkyMetro che porterà a una migliore viabilità nella vallata genovese.
“Quanto al progetto dell’infrastruttura – ha spiegato Uremassi – si ribadisce che i tempi sono strettissimi. Il termine ultimo per avviare l’affidamento dei lavori è fissato inderogabilmente al 31 dicembre 2025.
Ogni ritardo o ripensamento, ogni proposta vaga o non formalizzata, metterebbe in pericolo l’intero finanziamento già stanziato dal Governo, con danni irreparabili.
Inoltre, è falso sostenere che il progetto sia stato ‘bocciato’ dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
È normale che nel corso della valutazione vengano richieste integrazioni. Non si tratta di bocciature, ma di normali procedure di approfondimento tecnico, come avviene per ogni progetto a livello nazionale.
Le dichiarazioni di Ivaldi, che arriva persino a definire il progetto ‘una farsa’, non solo sono prive di fondamento tecnico, ma risultano offensive nei confronti dei professionisti che con serietà e competenza hanno elaborato il progetto.
Chi oggi ostacola lo SkyMetro senza proporre alternative concrete si assume una responsabilità gravissima verso il futuro della Val Bisagno”.