L’Italia rimarrà in lockdown almeno fino al 3 maggio?
Dopo giorni di riflessione, il Governo teme una seconda ondata di contagi e sta scegliendo la linea di massima cautela.
Il premier Giuseppe Conte si appresta a rinnovare con un nuovo provvedimento tutte le misure di contenimento e le limitazioni agli spostamenti per altri 20 giorni concedendo solo aperture ‘mirate’ per qualche attività produttiva.
L’annuncio ufficiale, da parte del presidente del Consiglio dei ministri, è previsto per oggi.
Gli appelli di Confindustria a far ripartire l’economia affinché l’attuale recessione “non diventi depressione” per il Paese, la “spinta” di parte della stessa maggioranza (con Matteo Renzi di Italia Viva a fare da capofila) e l’andamento relativamente positivo dei numeri sulla malattia, non sono stati dunque sufficienti per convincere il presidente del Consiglio e i suoi collaboratori medico-scientifici a far riaprire il Paese.
Infatti, la circolare del Viminale per intensificare i controlli sugli spostamenti durante le festività pasquali verrà replicata anche per i due ponti del 25 aprile e del primo maggio.
Inoltre, il ministro delle Autonomie Francesco Boccia ha risposto così a Confindustria: “Abbiamo le idee chiare. Dobbiamo mette in sicurezza la salute degli italiani”.
Secondo quanto riferito, dopo Pasqua a riaprire saranno quindi davvero in pochi: piccole attività legate alla filiera alimentare e sanitarie, qualche azienda meccanica, forse cartolibrerie e librerie.
Ovviamente sempre con le giuste prevenzioni (come mascherine e guanti) e rispettando rigorosamente le regole, prima fra tutte quelle del distanziamento sociale (secondo il CDC Usa di almeno un paio di metri).