Oltre 450 sindaci, rappresentativi di tutti i territori italiani da nord a sud, hanno firmato la lettera a sostegno del Decreto Salvini, convertito in legge, su sicurezza e immigrazione.
L’iniziativa dei sindaci di buon senso è avvenuta dopo le dure prese di posizione del presidente di Anci Antonio Decaro (Pd) e dei sindaci di sinistra e di estrema sinistra, come il palermitano Leoluca Orlando e il napoletano Luigi De Magistris.
Tra i primi che la scorsa settimana avevano espresso il loro sostegno al ministro dell’Interno, c’era stato anche il sindaco di Genova Marco Bucci.
Finora hanno quindi firmato a favore della legge su sicurezza e immigrazione i primi cittadini di 4 città capoluogo di Regione (Genova, L’Aquila, Trieste e Venezia) e di 25 città capoluogo di Provincia (Alessandria, Andria, Arezzo, Ascoli Piceno, Chieti, Como, Frosinone, Grosseto, La Spezia, Massa, Monza, Novara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Pordenone, Savona, Siena, Terni, Treviso, Urbino, Verona, Vicenza, Viterbo, Udine).
L’iniziativa, coordinata dal delegato alla Finanza Locale dell’Anci Guido Castelli (sindaco di Ascoli Piceno) insieme all’appartenente alla Conferenza Stato Città dell’Anci Alessandro Canelli (sindaco di Novara), è stata sostenuta dai vice presidenti dell’Anci Matteo Bianchi (sindaco di Morazzone) Umberto Di Primio (sindaco di Chieti) e Francesco Baldelli (sindaco di Pergola).
A dispetto di quanto diffuso dai media finora, l’adesione all’iniziativa e il sostegno al Decreto Salvini ha visto sindaci di diversi schieramenti politici, non solo di centrodestra, che hanno chiesto al presidente Decaro di “poterne discutere nei massimi organismi dirigenti dell’Associazione nazionale Comuni italiani”.
Il presidente Decaro è stato quindi costretto a fermarsi nella sua crociata e ha convocato per domani a Roma il consiglio direttivo di Anci.