La Liguria si conferma una delle regioni italiane più attive nella lotta alla criminalità organizzata, puntando su prevenzione, formazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati. Lo rivela il nuovo Report 2024 sulla sicurezzapubblicato da Liguria Ricerche, basato sui dati Istat, ANBSC e Regione Liguria. Il documento fotografa un territorio che presidia con determinazione la legalità e mostra un miglioramento in vari ambiti legati alla sicurezza pubblica.
Sicurezza e legalità in Liguria: meno reati e ambiente urbano più sicuro
Secondo il report, i reati più comuni, come furti e danneggiamenti, sono in calo. Diminuiscono anche i delitti informatici e migliora la percezione dei cittadini rispetto alle condizioni dell’ambiente urbano. Si registra un calo nella percezione del degrado e della scarsa illuminazione, segnali di un miglioramento concreto nella qualità della vita nei centri urbani liguri.

Lotta alla criminalità: repressione, prevenzione e cultura della legalità
“La Liguria è un esempio positivo nella prevenzione della criminalità – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza – grazie agli investimenti nella formazione della polizia locale, nei progetti educativi per le scuole e nel supporto agli enti locali. La sicurezza non si costruisce solo con la repressione, ma anche con la promozione di una cultura della legalità.”
Durante la conferenza stampa di presentazione del report, anche il sottosegretario agli Interni ha ribadito l’importanza della collaborazione istituzionale nella lotta contro le mafie, sottolineando il valore del riuso sociale dei beni confiscati. Si è discusso anche del rapporto tra intelligenza artificiale e criminalità, con particolare attenzione alla prevenzione di fenomeni come usura ed estorsione.
Più beni confiscati riutilizzati in chiave sociale
Il dato più rilevante del Report 2024 riguarda il crescente utilizzo sociale dei beni confiscati. In Liguria, nel corso dell’anno, sono stati registrati 251 beni in amministrazione e 206 beni destinati (+37 rispetto al 2023), distribuiti in 40 Comuni. Quasi la metà di questi beni è stata destinata a un nuovo uso, un risultato che testimonia l’efficacia delle politiche regionali.
La Regione Liguria ha investito oltre 1 milione di euro per sostenere questo processo: 500mila euro con il bando 2022 – che ha finanziato 6 interventi completati nel 2024 – e 600mila euro con il bando 2024, già assegnati a 7 Comuni per la ristrutturazione di 9 beni confiscati.
Sicurezza e legalità in Liguria: reati associativi in aumento, ma cresce anche il controllo
Il report segnala anche un aumento delle denunce legate alla criminalità organizzata: +16,6% rispetto al 2022, con picchi a Genova e La Spezia. In particolare, sono cresciuti i casi di truffe, frodi e contraffazioni (9.257 casi, +19,2%) e quelli relativi agli stupefacenti (1.296 casi, +14,4%). Questo incremento, pur richiedendo attenzione, è anche indice di una maggiore efficacia nell’azione di controllo da parte delle forze dell’ordine.
Sicurezza percepita e lotta alla violenza
Rimane centrale il tema della sicurezza percepita: il 17% dei cittadini liguri si sente esposto al rischio criminalità e il 23% afferma che la criminalità incide sulle proprie abitudini. Tuttavia, si nota un miglioramento rispetto alla precedente rilevazione, con una riduzione della percezione del degrado.
In crescita anche la risposta alla violenza di genere: nel 2024 le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono aumentate del 67,1%, con un +78,8% di telefonate provenienti direttamente dalle vittime. La rete di protezione si è rafforzata con 11 Centri Antiviolenza attivi, 7 Case rifugio e 4 nuovi Centri per uomini autori di violenza aperti a Sarzana, Rapallo, Albenga e Imperia.
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